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Una prima volta da favola: il sogno Monterosi continua ai playoff

Si dice che nella botte piccola ci sia sempre del buon vino. E se la Tuscia è conosciuta anche per rinomati vitigni, allora probabilmente, seguendo il famoso detto, a Monterosi si possono trovare vini di assoluta qualità. Sulla cartina geografica il paese laziale resta ancora difficile da individuare, ma da adesso, con la partecipazione ai playoff, il suo nome inizierà a circolare tra gli appassionati di calcio di tutta Italia. Già, perché alla prima qualificazione in Serie C della sua storia, la squadra rappresentativa di un comune con meno di 5mila abitanti si giocherà incredibilmente gli spareggi promozione, affrontando la Virtus Francavilla.

Sono senza dubbio loro la vera sorpresa del girone C. Probabilmente dell’intera Lega Pro, considerando le dimensioni di un simile traguardo, all’opposto di quelle della città. E se da una parte questa può già essere considerata una vittoria, allo stesso tempo l’allenatore Leonardo Menichini non vorrà di certo abbassare la testa arrivato a questo punto. Non lo ha fatto qualche mese fa, quando lo storico ex di Carlo Mazzone è subentrato a David D’Antoni per portare la squadra alla salvezza. Una volta messo in cassaforte l’obiettivo, però, Menichini e i suoi, guidati dal comandante Costantino, hanno alzato la testa per puntare all’impossibile.

La stagione del Monterosi e la prima volta ai playoff

“La prima volta cadono tutti quanti”, diceva Joe Pantoliano in una celebre scena di Matrix. Non è certamente il caso del Monterosi, che al contrario, senza responsabilità, è riuscita a caricarsi ancora di più, facendo sgranare gli occhi a tutta la Serie C. Con la genuinità e la compattezza da squadra novella, alla prima annata in Lega Pro il club del presidente Capponi è stato in grado di ottenere 51 punti in 36 partite, classificandosi al nono posto del girone C.

Oltre ai 40 gol fatti e 38 subiti, però, il Monterosi ha dimostrato che i numeri non contano. Per conferme, controllare i dati demografici: un comune di 4764 abitanti si gioca adesso l’accesso in Serie B. Potrà non esserci il lieto fine, ma resta una vera e propria favola ambientata nella Tuscia. Oltre alle foreste dell’Etruria e le rive del lago di Bracciano, c’è anche un piccolo borgo nascosto tra i Monti Sabatini perfetto per l’ambientazione di questa storia. Un paese che, adesso, ha bisogno di dimostrare che i numeri, così come le prime volte, davanti ai sogni non contano più.

Gabriele Ragnini

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