Il sindaco Festa: “Il Partenio è morto, all’Avellino serve un nuovo stadio”

Il primo cittadino del capoluogo irpino è tornato a parlare del progetto per la nascita di un nuovo impianto sportivo

Avellino Stadio Partenio
23 Febbraio 2023

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“Il Partenio ormai è morto. Il nuovo stadio serve. Così il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, direttamente dal Circolo della Stampa di Avellino dove Paolo Carito, direttore generale dei prossimi Europei di Atletica di Roma 2024, ha presentato il suo nuovo libro “Sport, intrattenimento e digitalizzazione”.

Avellino
Il sindaco di Avellino Gianluca Festa e il presidente dell’US Avellino Angelo Antonio D’Agostino

Festa: “Dai 35mila della Serie A alla capienza ridotta, il Partenio in queste condizioni è solo un costo”

Festa ha argomentato la fermezza del suo orientamento in merito alla nascita del nuovo impianto sportivo: “Oggi le strutture sportive sono l’unica prospettiva per fare sport in maniera seria. Senza strutture sei costretto a fare il nomade. Vediamo tanti esempi di club in Serie C che giocano in stadi fuori della loro città, ma anche in Serie B c’è qualche esempio. La nostra amministrazione ogni anno è costretta a pagare cifre enormi per una struttura vecchissima come il Partenio, che è ormai morta”.

Stadio Partenio Avellino

Festa ha poi aggiunto: “Il Partenio ha fatto la storia di questa città, ma gli anni passano. Al momento può contenere un massimo di 6.500 spettatori, abbiamo due terzi di stadio chiusi e l’altro terzo a mezzo servizio. Siamo passati dai 35.000 forse anche 40.0000 della Serie A ai 6.000 di oggi. O molti molti meno come accaduto in occasione della partita con la Viterbese. Il nuovo stadio con strutture a esso annesse, come un centro commerciale, affinché non sia fine a sé stesso sono fondamentali”.

Nuovo stadio Partenio Lombardi

Festa: “Inutile costruire uno stadio fine a sé stesso, servono strutture e servizi collegati”

A tal proposito Festa ha sottolineato e concluso: Facendo uno stadio nuovo sarebbe insensato non creare strutture a esso annesse. Non creare un indotto economico e limitando l’esistenza alle spese di gestione da pagare per una volta ogni due settimane che l’Avellino giocherà. Lo stadio deve rappresentare il fulcro della città, deve aggregare gente anche grazie ad altre strutture, che facciano vivere 24 ore su 24 l’area ai cittadini e ai tifosi”.

A cura di Marco Festa