Olbia, Marino: “La riforma prevede due temi importanti”

Le parole del presidente ai microfoni di Gianluca Di Marzio per LacasadiC

Marino Olbia
16 Novembre 2022

Redazione - Autore

Una vittoria e un pareggio nelle ultime due uscite in campionato per provare a invertire la rotta di questo inizio campionato. L’Olbia di Occhiuzzi sta piano piano risalendo la classifica e ha la piena fiducia della società e del presidente Marino. Il patron dei sardi ha parlato in diretta con Gianluca Di Marzio del momento della squadra e anche della possibile riforma di cui si è parlato nelle ultime settimane. Insieme a lui anche Ferranti, presidente del Novara, e Raffaele Manfredi, direttore generale del Messina. Di seguito le dichiarazioni di Alessandro Marino.

Marino: “Due temi importanti per riformare la Serie C”

Alessandro Marino, presidente dell’Olbia, ha parlato dei temi di questa riforma: “Ce ne sono due importanti. Il primo è quello della riforma dei campionati che riguarda gli accordi delle leghe come si può migliorare a livello Nazionale. Io e Ghirelli abbiamo mandato una lettera ai presidenti di A e B per provare a indicare una data per un incontro per provare a mettere in campo una situazione riguardante tutte le leghe. Poi c’è una riforma che riguarda soltanto la Serie C. Meno regular season e partite più decisive per attrarre sponsor, broadcast e le entrate. Due binari separati ma importanti che non andranno a incrociarsi”.

Marino
Foto: Simone Giordano

Olbia, Marino: “Il concetto di giovani è cambiato drasticamente”

Il discorso del presidente Marino prosegue con il discorso giovani: “Noi l’anno scorso siamo arrivati noni avendo il sesto monte ingaggi più basso. E’ il nostro obiettivo e vogliamo continuare così. Quando si parla di giovani dicevo tempo fa che sarebbe cambiato. Mancini ha convocato un 2006 e quindi c’è da capire se il 2002 che viene da noi è in ritardo. Il concetto di giovani è cambiato drasticamente e noi della C abbiamo un vantaggio e possiamo essere specializzati in questo senso. Bisogna puntare sui giovani, perché non è più un passo indietro ma è il core business del sistema. Tanti ragazzi ora in A sono passati da qui. Baschirotto, Zerbin e tanti altri”.