Padova, vittoria con la Virtus Verona e vetta del girone A: com’è stata costruita una squadra nata per vincere

Con 13 punti in 5 partite ecco il primo posto insieme al Mantova

Mirabelli
27 Settembre 2023

Simone Solenghi - Autore

14 maggio 2023: il Padova perde 1-0 con la Virtus Verona e viene eliminato dai playoff per la promozione solo al secondo turno. È questa la partita che bolla come deludente la stagione 22/23 della squadra veneta, che vede ancora sfumare la Serie B, dopo averla persa l’anno precedente solo in finale col Palermo. Quattro mesi dopo, il 24 settembre, il Padova batte 2-0 i rossoblù. Una vittoria che sa di svolta. In mezzo un’estate di ripartenza, l’obiettivo sempre lo stesso. Dopo cinque giornate la squadra di Torrente è in vetta al girone A. Solo l’inizio di quella che deve essere finalmente la sua stagione.

Una vittoria nata dalla panchina

L’importanza del successo del Padova è dato da molti fattori, non solo dal significato che aveva battere questo avversario per voltare pagina. In primis, seppur dopo quattro sole partite, era già uno scontro d’alta classifica, con le due squadre a pari punti dopo un bell’avvio. Fresco e i suoi non erano più una sorpresa dopo il sesto posto della scorsa stagione e, non a caso, erano ancora imbattuti. Lo stesso però valeva per il Padova che, al termine dei 90 minuti dell’Euganeo, questa imbattibilità è riuscito anche a mantenerla. Fanno così quattro vittorie consecutive, 13 punti totali su 15 disponibili, col pareggio alla prima giornata col Mantova con cui adesso condivide la vetta del girone A. Una partenza forte, decisa, che dà un chiaro segnale alle concorrenti.

Russini Padova
Credit: Martina Cutrona

Se a raccontarlo però sembra sia stata una passeggiata, la gara contro la Virtus Verona è stata tutt’altro che facile. Rimasta sullo 0-0 fino al 71′, anche gli ospiti si erano resi pericolosi andando vicino al vantaggio, in più di una occasione negato da Donnarumma. Alla fine tutta la qualità del Padova però è venuta fuori, o meglio, si è alzata dalla panchina. È proprio questo che alla lunga potrebbe essere il valore aggiunto della formazione di Torrente, che è tornato a casa con i 3 punti proprio grazie a due cambi vincenti. Il primo, Villa, ci ha messo 6 minuti per aprire le marcature al 71′, dopo essere subentrato al 65′. Ancora più veloce è stato Russini, autore del 2-0 all’83’ dopo essere entrato solo un minuto prima. Una rosa lunga, forte e completa, che punta decisa alla promozione, frutto di un grande lavoro estivo della società.

Mirabelli
Image gdm

Padova, un mercato importante per pensare in grande

Dire che l’organico allestito dal Padova sia tra i più importanti della Serie C non è assolutamente un’eresia. In estate il ds Mirabelli è stato attivissimo e ora Torrente ringrazia. Sono stati ben undici gli acquisti, volti a rinforzare la squadra e a migliorare il quinto posto dell’anno scorso. Tra questi proprio Luca Villa, riserva di lusso decisiva nell’ultima partita. Dalla Pergolettese è arrivato però un altro pezzo forte del campionato come Kevin Varas, in gol nel 2-0 sul Novara della quarta giornata. Già in gol in questa stagione anche l’attaccante Simone Palombi, svincolatosi dal Pordenone in agosto. Le sole due reti subite in questo inizio di campionato parlano anche di un reparto difensivo migliorato. Infatti, anche qui le novità non sono mancate, con gli arrivi di Favale dall’Entella, Granata dalla Gelbison, Perrotta dal Bari e dell’esperto Crescenzi, arrivato a zero dopo la scomparsa del Siena. Chiudono la lista l’ex Cesena Bianchi e Alessandro Capelli, reduce da una brillante stagione con la Pro Sesto. Insomma, un mercato di cavalli di razza e soprattutto autofinanziato. Come? Con la cessione di Aljosa Vasic al Palermo, che per il cartellino del classe 2002 ha speso 2 milioni di euro. Una vendita pesante, che premia anche il lavoro sul settore giovanile della squadra veneta, che si dimostra attenta a 360° nella pianificazione del futuro.

Torrente e tante conferme per dare continuità

Tanti acquisti, ma le fondamenta della squadra il Padova le ha mantenute, partendo dal suo allenatore. La conferma in panchina di Torrente dà continuità al progetto tecnico. Subentrato in corsa lo scorso anno, questa volta ha avuto la squadra fin dal ritiro precampionato. Insieme alla sua, sono state importanti le conferme di alcuni punti fermi in campo. Una di queste è quella del nuovo capitano, Antonio Donnarumma, per il terzo anno consecutivo tra i pali del Padova. Un’altra permanenza importante è stata quella di Filippo Delli Carri, riscattato dal Como dopo il prestito dello scorso gennaio. È lui uno dei giocatori che permettono a Torrente di passare dal 4-3-3 al 3-5-2 utilizzato nelle ultime due partite, potendo giocare in ogni ruolo della difesa e sia a tre che a quattro. Come lui fondamentale anche Michael Liguori, altra grande conferma, sempre in campo da esterno o da seconda punta. Se dopo cinque partite solo la Torres ha fatto meglio nei tre gironi di Serie C, vuol dire che il Padova ha saputo costruire bene su una base già solida. Con 33 partite davanti è ancora impossibile fare pronostici e tutto può succedere. Ma se questa squadra dovesse confermare i suoi margini di miglioramento, allora per la promozione avremmo una fortissima candidata. In attesa di scoprirlo mettetevi comodi, perchè la corsa al titolo è già iniziata.