Padova e Palermo “regine” d’attacco: una finale per… bomber!

Oddo e Baldini hanno i loro assi nella manica. Padova-Palermo sarà anche sfida tra attacchi

2 Giugno 2022

Redazione - Autore

Si avvicina Padova-Palermo, andata della finale playoff di Serie C. Costruire un pezzetto di Serie B già domenica sarà l’obiettivo di entrambe le squadre. Una partita dal pronostico incerto, come deve essere un match che vale tutto. L’Euganeo è già sold-out, il suo pubblico rappresenta una garanzia: in poco più di 18 ore sono stati comprati gli 11.500 biglietti a disposizione. L’altra certezza sarà lo spettacolo in campo, basti vedere i numeri delle due squadre. Biancorossi e rosanero hanno infatti i migliori attacchi dei loro rispettivi gironi – A e C di Lega Pro. Insomma, non ci sarà da annoiarsi.

Palermo Brunori
Credit Foto: Pasquale Ponente

Padova-Palermo, che numeri in attacco 

La squadra di Massimo Oddo ha segnato 60 gol nel Girone A, 30 in casa e 30 in trasferta, a dimostrazione del grande equilibrio mostrato dal Padova in questa stagione. Una squadra tanto forte all’Euganeo, quanto lontano dal proprio stadio.

I rosanero, d’altra parte, di gol ne hanno segnati 64, due in più del Foggia che ne ha realizzati 62 nel Girone C. Da quando c’è Baldini sulla panchina dei siciliani, il Palermo ne ha messi a segno addirittura 50, playoff compresi. Una macchina da guerra, senza dubbio. Tuttavia, il club di viale del Fante, a differenza dei propri avversari, ha vissuto in modo camaleontico il fattore casa/trasferta. Sono state infatti 42 le reti segnate al Renzo Barbera, mentre solo 22 in trasferta, gare in cui i rosanero hanno sofferto per quasi tutto il campionato (solo 5 le vittorie nella regular season).

Credits Martina Cutrona

Scontro tra tridenti

Padova e Palermo fanno della fase offensiva la loro arma migliore. Più organizzata l’una, più arrembante l’altra. Oddo è un mix di prudenza e sregolatezza, Baldini tende più a seguire il secondo fattore, anche se col tempo la sua squadra ha imparato “l’arte dell’equilibrio”. Numeri straordinari in attacco, che dipendono dalla qualità con cui la manovra viene imbastita, ma anche da chi alla fine è spietato quando il pallone scotta particolarmente. Così abbiamo Brunori, Soleri e Valente da un lato e Chiricò, Ronaldo e Ceravolo dall’altro. Sono 48 le reti per i tre ragazzi “terribili” di Baldini, 31 per quelli di Oddo. L’attaccante italo-brasiliano del Palermo ha segnato 28 gol tra campionato e playoff (a -2 dal record di Luca Toni per reti segnate in una singola stagione). Soleri, invece, ben 13, tutte da subentrato, mentre l’ex Carrarese 7. Numeri da capogiro, per una squadra trasformata dal suo allenatore. Il bomber del Padova è Chiricò invece con 13 reti segnate (playoff compresi), seguono Ronaldo e Ceravolo con 11 centri. Lo scontro tra tridenti lo vince dunque la squadra siciliana.

Credits Martina Cutrona

La sfida nella sfida: Brunori contro Chiricò

Averne di giocatori come Brunori e Chiricò. 3 gol per il primo in questi playoff. Nella doppia sfida contro la Triestina era anche rimasto a secco, portando un po’ di malumore tra i suoi tifosi. Mai sottovalutarlo. Il centravanti di proprietà della Juventus si è infatti sbloccato a Chiavari, su calcio di rigore, nell’andata del secondo turno della fase Nazionale. A secco nel match di ritorno, Brunori ha poi trovato il suo primo gol su azione in questi spareggi: un bolide sotto l’incrocio nell’andata della semifinale contro la FeralpiSalò (QUI per rivederlo). 4 giorni dopo, il 26enne si è ripetuto anche al Barbera, quando a tu per tu con De Lucia non ha sbagliato il gol che ha messo in ghiaccio la qualificazione (1-0, dopo lo 0-3 dell’andata).

Più a Nord, molto più a Nord, possono contare su Cosimo Chiricò. 2 reti in questi playoff. La prima a Torino contro la Juventus Under 23, a regalare la vittoria poi decisiva in ottica qualificazione. A secco nel match di ritorno, perso dalla squadra di Oddo, all’Euganeo. Nessuna marcatura nell’andata delle semifinale contro il Catanzaro, ma il bello doveva ancora venire. La storia del gol nella gara di ritorno è iconica, ed è possibile riviverla ancora adesso come un flashback. Al ritorno, al minuto 97, la palla pesa come mai dalla mattonella del calcio di punizione. Chiricò piazza il pallone con cura, lo doma, lo sente. Rincorsa breve e sinistro imprendibile: il pallone bacia il palo alla destra di Branduani e si insacca in rete (QUI per rivederlo). Il suo gol porta il Padova in finale, tra mille sofferenze. Al foto-finish di una partita non adatta ai deboli di cuore. Padova e Palermo ci faranno divertire. Oddo e Baldini hanno i loro assi nella manica e i loro bomber, per smettere di sognare e provare adesso a raggiungere davvero la Serie B.

A cura di Manuele Nasca