E’ francese ed è un noto imprenditore, che opera tra il tangibile e l’intangibile. Un patrimonio immobiliare da alcune decine di milioni di euro ma anche criptovalute e asset digitali. Il fronte allargato sul pallone e l’arte del “coup de théâtre“: Alain Pedretti è il nome che muove e divide le masse.
Per analizzare la figura di Alain Pedretti nel mondo del calcio è necessario partire da una promessa ad un talento: una macchina per un gol. La macchina era una Renault clio rossa e il giovane talento Zinedine Zidane. Il 10 Febbraio 1991 Zidane segna il suo primo gol tra i professionisti con la maglia del Cannes. Il presidente, di quella ambiziosa squadra, era Alain Pedretti. Stile da divo del cinema e patrimonio da tappeto rosso. Il Grand Tour dell’imprenditore inizia da Cannes, da Zidane e dalla Costa Azzurra. Per poi passare alla Svizzera alla guida del Neuchâtel in Serie A. Il sipario, in Italia, invece, si alza in Piemonte ad Alessandria. Il duo Benedetto – Pedretti rileva i grigi: un sodalizio annunciato in stile Versailles ma terminata molto presto. L’avventura in Piemonte di Pedretti dura poco complice divergenze di vedute con il socio. La guerra mediatica e di posizione logora il rapporto e sposta gli equilibri. La rottura con Benedetto, definito un sognatore dal francese, comunicata direttamente ai giornali, senza mezze misure, è il “coup de théâtre” che identifica il personaggio. Il banco di prova di Novara è sicuramente una sfida affascinante per Pedretti. Rilanciare una società e una squadra in crisi è l’obiettivo dell’imprenditore francese. Una sfida e una tappa degna di un personalissimo Grand Tour.
Ad Alain Pedretti non mancano di certo le referenze. E’ un noto imprenditore, famoso soprattutto in Francia grazie alle sue attività che spaziano in settori trasversali. E’ imprenditore di vecchio stampo grazie alle decine di milioni di euro di patrimonio immobiliare diviso tra Francia e Svizzera. Ma è anche contemporaneo grazie alle sue attività parallele legate al mondo delle criptovalute, al blockchain ed asset digitali. Insomma, sulla figura del Pedretti imprenditore ci sono pochi dubbi. E adesso Pedretti è pronto a rilevare il 100% delle quote del Novara, che vorrebbe acquisire da Massimo Ferranti. Ad aiutarlo ci dovrebbe essere anche Malu Mpasinkatu, congolese ma piemontese di adozione, uomo di fiducia e braccio destro del francese. A Novara, con Pedretti, aldilà dei risultati è lecito aspettarsi anche impronosticabili colpi di scena come in una pellicola presentata al Festival di Cannes.
A cura di Gabriele Cascella.
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