Picerno, il dg Greco e il comune di Bella accolgono 16 bambini ucraini

Sedici bambini ucraini e alcune mamme sono arrivati in Basilicata grazie all'aiuto del direttore generale del club lucano: "Pagate le spese di viaggio per portarli qui da Cracovia. E continueremo a prenderci cura di loro"

9 Marzo 2022

Guendalina Galdi - Autore

Sono arrivati a Bella, comune della provincia di Potenza, 16 bambini ucraini ed alcune mamme che nei giorni scorsi avevano lasciato il loro paese per fuggire dalla guerra. Sono stati accolti questo pomeriggio dal sindaco, Leonardo Sabato, dalla Giunta comunale e dal direttore generale del Picerno, Vincenzo Greco, che già nei giorni scorsi aveva anticipato l’iniziativa e l’aiuto dato per portarli in Italia.

Un aiuto “fattivo”, come lo stesso direttore ha ribadito ai nostri microfoni e un’iniziativa che ha voluto sposare subito. “Abbiamo pagato le spese di viaggio, di aereo e pullman per il trasferimento dei bambini da Cracovia, dove erano rifugiati, a Bella. Ora saranno ospitati in alcune case messe a disposizione dallo stesso comune – ha specificato il dg a lacasadic.com -. Ma il nostro aiuto non si ferma soltanto a questo. Ci siamo fatti carico delle spese di viaggio ma in questi giorni e nelle prossime settimane faremo anche altro. Intanto cercheremo di ospitarli anche durante la partita Picerno-Potenza del 16 marzo.

Ci saranno altre iniziative nelle prossime settimane, coinvolgeremo anche i tifosi e gli abitanti di Picerno per sensibilizzarli e renderli partecipi di ciò che continueremo a fare. E poi ci prenderemo cura di loro anche sostenendo altre spese utili per il loro periodo di permanenza qui in Basilicata. Tutto questo è nato perché volevo fare qualcosa di fattivo. Ora penseremo anche all’acquisto di libri e di materiale per permettere a questi bambini di continuare gli studi”. Il Picerno è sceso così in campo per questi 16 bambini ucraini. Una grande gioia mista alla soddisfazione “per aver contribuito ad un’iniziativa così importante”. Questo l’ulteriore commento del dg Greco che insieme al comune di Bella ha aperto le porte della terra lucana a chi si augura che presto la guerra possa essere soltanto un brutto ricordo. 

A cura di Guendalina Galdi