Modena, Tesser: “Con il Pontedera non potremo sbagliare atteggiamento”

Le parole dell'allenatore alla vigilia del match contro il Pontedera

Tesser Modena
18 Dicembre 2021

Redazione - Autore

Ritorno al Mannucci per chiudere il cerchio. Il Modena di Attilio Tesser, reduce da dieci successi di fila in campionato, torna a Pontedera, dove rimediò l’ultima sconfitta in campionato con il Montevarchi, per sfidare i granata padroni di casa.

Credit foto: Modena F.C. 2018

Le parole di Tesser alla vigilia

A presentare la gara, nella consueta conferenza pre-partita, è stato proprio il tecnico dei Gialli: “Abbiamo vissuto una buona settimana lavorativa, senza grossi intoppi, in cui siamo riusciti lavorare bene. Mi aspetto una partita difficile su un campo difficile, contro una buona squadra, con cui molti hanno fatto fatica in casa. Sarà indispensabile esserci mentalmente: non possiamo sbagliare atteggiamento, essere passivi, subire l’iniziativa del Pontedera, andare a subire il campo, che è sintetico. Dovremo essere più che mai pronti da tutti i punti di vista. Loro” – dice Tesser, analizzando la squadra guidata da Maraia – “sono una squadra che gioca un calcio offensivo, molto sulle seconde palle, attaccando in massa poi lascia qualcosa dietro; bisogna essere bravi a prenderli in velocità, altrimenti si ricompattano velocemente. Hanno perso anche partite in modo pesante, ma senza mollare, riuscendo a strappare punti anche a Pescara, Siena, Reggiana”.

La probabile formazione

Un pensiero, poi, alle difficoltà di giocare sul sintetico: “Conoscere il campo, avendoci già giocato, aiuta? Sicuramente il sintetico è diverso, soprattutto per chi non ci gioca sempre, ha un rimbalzo diverso, ma è anche vero che ci siamo abituati, poi vale per tutti il fatto che la palla scorra diversamente. A cambiare tutto è l’aspetto mentale, che non deve però condizionarci”. Qualche indizio su quello che potrebbe essere l’undici iniziale: “Giocheremo con il 4-3-2-1. Non penso al Grosseto, ma solo alla partita di domenica. Potrebbe esserci qualche cambio, Mosti e Pergreffi, in base a come si sentiranno, potrei rischiarli entrambi o uno solo dall’inizio. Qualcosa potrebbe cambiare rispetto alle ultime partite. Azzi centravanti, a meno che non ci sia la sorpresa Ogunseye. Cambiare modulo o altro? Non lo farei adesso, poi ci sono dei cicli o partite durante la stagione in cui magari c’è bisogno di cambiare qualcosa, come ad Imola, con le due punte in campo per riprendere la partita”.

Il punto sugli infortunati

Tesser, poi, fa il punto sulla situazione infortuni: “Rientri? Pergreffi di sicuro. Mosti direi che è totalmente recuperato, dopo questa settimana. Silvestri ha iniziato a lavorare con noi, ma è presto, dovrebbe essere in panchina con il Grosseto. Giovannini? Dobbiamo andare cauti con lui, domani viene in panchina, ma ovviamente bisogna fare attenzione. Armellino – dice l’allenatore – “ha un problemino che non lo lascia tranquillo, ma questa settimana è riuscito a lavorare tutta la settimana. Ingegneri si allena con noi da una settimana dopo tre mesi di stop, deve recuperare e spero possa trovare la condizione nelle prossime settimane. Gagno? Anche lui acciaccato, ma ci sarà”.

In chiusura qualche parola su due probabili protagonisti, Paulo Azzi e Simone Magnaghi: “Azzi lo farei giocare in ogni zona del campo, sta affrontando bene questo passaggio da esterno a punta, ma credo che sia in attacco che ha le migliori chance. Come tipo di attaccante ha bisogno di partire un po’ più defilato per avere campo, credo che abbia ancora qualche aspetto da migliorare. Magnaghi? Sono davvero felice per lui, è un bravissimo ragazzo” – racconta Tesser – “pieno di qualità, con cui ho un ottimo rapporto. In lui tanti vedevano enormi qualità che non è riuscito mai ad esprimere al 100%, forse ora ha trovato un ambiente che gli permette di avere un’annata positiva come questa. Grande attaccante, forte fisicamente con buona qualità tecnica, ottimo destro, ma sa calciare anche di sinistro. Il mitico Favini, scopritore di talenti nella Primavera dell’Atalanta lo ha definito uno dei più forti che ha avuto”.

A cura di Salvatore Fratello