Foto: Pordenone Calcio
Avete presente quella sensazione di adrenalina e paura che si vive al termine di un giro sulle montagne russe? A Pordenone hanno vissuto più o meno la stessa cosa in questo finale di stagione di Serie C. Gli uomini di Di Carlo sono sì riusciti a conquistare il 2° posto del girone A di Serie C a quota 62 punti, ma solo nei 90’ finali contro l’Albinoleffe: il giorno prima erano addirittura quarti. Solo una “famiglia unita” come quella dei neroverdi, parola di capitan Burrai, poteva sopportare al meglio una serie tale di salite e discese.
Archiviata la deludente retrocessione dalla Serie B, il Pordenone affida tutto nelle mani dell’esperto Domenico Di Carlo. Ritornare in B è l’obiettivo numero uno dei friulani. L’allenatore coglie la palla al balzo ed inizia anche ad incanalare una serie di risultati positivi ad inizio stagione fino a quando qualcosa sembra rompersi. Il Pordenone inizia ad alternare vittorie e sconfitte trovandosi sorprendentemente a galleggiare tra i primi sei posti in classifica. Nel mezzo tanti, troppi pareggi. Una situazione di incertezza tale da portare la società, il 6 marzo scorso, a decidere di esonerare Di Carlo. Arriva Mirko Stefani che però in sei partite non riesce a invertire la rotta: non va oltre le 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte a due giornate dal termine del campionato. La società decide di richiamare Di Carlo che, grazie alla vittoria contro l’AlbinoLeffe nell’ultima giornata di campionato e ai risultati favorevoli degli altri campi, porta il Pordenone al 2° posto.
Nonostante le difficoltà vissute nel corso dell’ultima stagione, il Pordenone è stato comunque il secondo miglior attacco del girone A di Serie C. Sono ben 53, infatti, i gol messi a referto. Tanti gol frutto di un lavoro di squadra: il lituano Edgaras Dubickas e Leonardo Candellone hanno collezionato 8 reti ciascuno, segue Marco Pinato a quota 7 gol. In doppia cifra negli assist troviamo, invece, proprio il capitano Salvatore Burrai: undici.
A cura di Pasquale Marcantonio
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