Armini, l’idolo Nesta e la Lazio nel cuore: Potenza aspetta il suo muro difensivo

La carriera del classe 2001, dall'Europa League alla Serie A da più giovane debuttante in biancoceleste

Armini Nicolò
28 Luglio 2022

Redazione - Autore

Il debutto in prima squadra, le luci della ribalta, un giovane talento da ammirare. Nicolò Armini ha avuto la fortuna di iniziare la carriera dalla sua squadra del cuore, la Lazio, inseguendo il sogno di percorrere le orme del suo idolo Alessandro Nesta. Dopo la fortuna, però, ci vogliono capacità e carattere per rimanere, quelle che il difensore classe 2001 non ha mai smesso di esaltare. I colori biancocelesti lo hanno accompagnato nel suo percorso fino al primo prestito al Piacenza per la stagione 2021/2022 e ora ad attenderlo c’è una nuova esperienza in Serie C, questa volta con la maglia del Potenza.

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Armini, una vita segnata dal biancoceleste della Lazio

La passione per il calcio, come nella maggior parte dei casi, nasce da piccolissimo, quando Nicolò inizia a tirare i primi calci al Santa Maria della Mole, club affiliato alla Lazio. È proprio lì che che viene notato decidendo di portarlo a Formello per diventare a tutti gli effetti un calciatore biancoceleste. Nel settore giovanile inizia a maturare come centrale difensivo o terzino, sinistro o destro che sia. Completo dal punto di vista tattico e con una fame agonistica notevole, riesce a scalare le gerarchie imponendosi in Under 17 prima e in Primavera poi, fino ad indossare la fascia da capitano.

Andrea Bonatti e Leonardo Menichini si godono l’esplosività del giovane Armini. Senso di posizione da veterano, copertura e duttilità: il difensore non poteva non essere notato anche ai piani alti. Simone Inzaghi si appunta il classe 2001 scegliendolo come rinforzo per la retroguardia e il 29 novembre del 2018 lo lancia in Europa League contro l’Apollon Limassol. All’85’ Felipe Caicedo gli cede il posto, facendogli respirare per la prima volta l’aria del calcio europeo.

Armini Nicolò 

“L’esordio è stato il momento più emozionante della mia vita”

Armini vive con la Lazio anni intensi e soddisfacenti, fino all’emozionante esordio in Serie A, arrivato il 20 maggio 2019 contro il Bologna. Inzaghi crede di nuovo in lui, e in una rosa di campioni guidata da una difesa solida composta da Luiz Felipe, Acerbi e Bastos, trova spazio anche il diciottenne Armini. Poco dopo l’inizio del secondo tempo Luiz Felipe si infortuna e l’allenatore sceglie Nicolò, scalpitante in panchina. Un doppio debutto per lui, europeo e italiano. “Quello dell’esordio è stato il momento più emozionante della mia vita – ha raccontato sui propri canali social –. Mi sentivo come fossi in una bolla, ero emozionato ma allo stesso tempo concentrato su quello che dovevo fare. Ho realizzato tutto per bene soltanto il giorno dopo, quando ho rivisto la partita”. Nel 2020, dopo che Inzaghi si rifiuta di cederlo, rinnova il contratto insieme al suo procuratore Mino Raiola. La sua carriera continua a fiorire.

Armini

Armini, ad aspettarlo c’è il Potenza

Per trovare la continuità che tanto serve ai giovani, Armini parte in prestito, nel 2021, in direzione Piacenza. La Serie C è un ottimo campionato per mettersi in mostra e lui sa benissimo quali sono gli attrezzi del mestiere. Nel frattempo viene convocato in Nazionale Under 20, continuando ad indossare quella maglia azzurra vestita per la prima volta a 14 anni e diventando, in Under 17, anche capitano. I suoi compagni, tra gli altri, sono Daniel Maldini, Bove, Sekulov e Cudrig. Continua a fare bene anche in campionato, ma a fine anno rientra alla Lazio aspettando il rinnovo. Sulle spalle porta sempre il numero 13, il numero del suo idolo Nesta che ha potuto incontrare in un’amichevole Lazio-Frosinone nell’estate del 2020. Armini riparte con consapevolezza dei propri mezzi ed entusiasmo dal Potenza, che nella prossima stagione si godrà colui che è entrato nella storia della Lazio per essere il primo calciatore nato nel terzo millennio ad aver giocato con la prima squadra.

A cura di Lucia Arduini