Dal 14 maggio al 14 maggio: Pro Sesto, storia di una rinascita

Una data scritta nella storia, un anno dopo: la Pro è... nazionale

pro sesto
14 Maggio 2023

Nicolò Franceschin - Autore

Ci sono i giorni che si susseguono nel normale e quotidiano scorrere del tempo. Poi ci sono le date, quelle che entrano nella storia. Nella storia di una alcune persone, di una squadra, di una società. Ci entrano per importanza, significato, magia. Coincidenze che fanno credere nel destino. E per la Pro Sesto una di quelle date è il 14 maggio. Per capirlo è necessario fare un salto nel tempo. Fermi, il viaggio non è poi così lungo. Basta andare indietro di un anno esatto. 14 maggio 2022, al “Breda” si gioca il ritorno dei playout. Prima l’incubo della retrocessione, poi il gol dell’1-1 finale: è salvezza. Dodici mesi dopo l’esordio in questi playoff e il passaggio alla fase nazionale, sotto gli occhi del tifoso Urbano Cairo. Un altro 1-1. Il 14 maggio. 365 giorni che raccontano tanto. Raccontano la storia di un cambiamento. È la narrazione di un club che con razionalità e visione ha saputo stravolgersi. In una parola, trasformazione. 

Pro Sesto, storia di una trasformazione 

Cambiare per ripartire. Una ripartenza che sa di rivalsa. Per metodo, coraggio, valori. Ogni storia è fatta di momenti che costituiscono spartiacque e che segnano un prima e un dopo. Quel 14 maggio 2022 è uno di quei momenti. Un triplice fischio, quello al termine della partita contro il Seregno, che ha decretato una fine e un inizio. L’esplosione di gioia, in cui si univano e toccavano insieme sentimenti di sollievo, paura, liberazione e angoscia. La consapevolezza del fatto che un cambiamento era necessario. E così è stato. L’arrivo del ds Botturi e di Andreoletti in panchina, l’allenatore più giovane tra i professionisti in Italia. Una rosa tutta italiana che ha visto l’addio di alcuni senatori, su tutti capitan Scapuzzi, e che ha accolto nuovi protagonisti. Questione di scelte.

E le scelte, per la loro stessa natura, comportano rischi e addii. Portano con loro la decisione di lasciare qualcosa per cercare di raggiungere qualcosa d’altro. Qualcosa di diverso. E in questo cambiamento l‘universo Pro Sesto ha trovato il suo equilibrio. Un equilibrio nei suoi interpreti e nel loro entrare in relazione. Lo (di)mostrano le istantanee di questa stagione. Nelle vibrazioni dell’aria portatrice delle note dei tifosi. Nei colori, il blu e il bianco. Nella ragionata foga mostrata in campo. Nell’unione tra squadra e curva al termine di ogni partita. 

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14 maggio

Dalla salvezza ottenuta ai playout a protagonista assoluta del girone A di Serie C. Il sogno della promozione diretta accarezzato per settimane, con la vetta conquistata e poi lasciata alla FeralpiSalò. La stagione che ha i contorni di una favola il cui finale deve essere ancora scritto. Un campionato terminato al quarto posto e l’accesso diretto al secondo turno dei playoff. L’avversario il Renate di Dossena, affrontato già tre volte in stagione. La seconda quella più dolce. Il 3-4 in rimonta allo stadio “Città di Meda”, immagine di una svolta. Una cavalcata storica costruita sulle emozioni e sul lavoro. E, un anno dopo, con un altro 1-1 la Pro Sesto ha (ri)scritto la sua storia. Un primo tempo giocato sotto un diluvio che delineava i tratti di una battaglia. Il gol di Capelli e il pareggio di Angeli. La sofferenza negli ultimi minuti e poi un nuovo triplice fischio. Questa volta nessuna salvezza conquistata, ma la fase nazionale dei playoff raggiunta.

14 maggio 2022-14 maggio 2023. Pro Sesto, comunque andrà goditi il cammino. Le sfumature di un viaggio grande. Un viaggio partito da un cambiamento, unica via per crescere. La Pro è… nazionale.