Verratti contro Ancelotti. Da Pescara e Parma a Real-PSG: nella notte di Champions c’è (anche) la Serie C

Due storie diverse, lontane nel tempo, ma che si ritrovano sul palcoscenico europeo

9 Marzo 2022

Gabriele Ragnini - Autore

Anche negli abissi dell’infinito mare calcistico europeo, c’è un granello di Serie C. Anzi, due. E a rappresentarla sono proprio degli italiani. Si tratta di Carlo Ancelotti e Marco Verratti, che martedì 15 febbraio saranno protagonisti di una sfida stellare in Champions League tra Real Madrid e PSG. All’andata i francesi vinsero allo scadere. E’ ora del ritorno, con i due ancora protagonisti.

Due icone del calcio italiano, diventate colonne portanti dei rispettivi club esteri – ormai i loro templi calcistici. Un tempo, però, Ancelotti e Verratti avevano dimore diverse. Per entrambi, la prima è stata proprio La Casa di C.

Ancelotti, Maldini e Caneo: storia di una stella nata a Parma

Per risalire alle origini calcistiche di Carlo Ancelotti bisogna tornare indietro di ben 46 anni. È il 1976, un 17enne emiliano sogna di fare il suo debutto tra i professionisti dopo essere approdato nelle giovanili del Parma. Il suo obiettivo è diventare un centravanti, ma non sa che di lì a qualche anno sarà uno dei centrocampisti più forti della storia italiana. Prima di arretrare la sua posizione in campo, però, Ancelotti deve andare avanti e crescere. E lo fa segnando. Tanto, per quella che è la sua età.

Le valanghe di gol, però, arrivano gli anni successivi, perché nella stagione 1976/77 ha la possibilità di ottenere una sola presenza col Parma, che gli basta per annusare il terreno di gioco dei professionisti e tornare l’anno dopo con la fame di chi vuole spaccare il mondo. L’annata successiva, infatti, Ancelotti diventa la vera scommessa degli emiliani. Mossa azzeccata, fiducia ricambiata: 21 presenze e 8 gol per un neo 18enne, che conquista tutta la tifoseria nonostante il terzo posto in campionato.

È nella stagione 1978/79 che il Parma, così come Ancelotti, sale sul tetto della Serie C. 33 presenze e 5 gol per il giovane attaccante, ma soprattutto un girone di ritorno monstre da parte di tutta la squadra. Alla guida c’è Cesare Maldini, subentrato al posto di Graziano Landoni. Che incredibili coincidenze riserva il destino, a pensare che qualche anno più tardi Ancelotti giocherà insieme al figlio Paolo nel Milan più grande di sempre. In quella squadra, tra l’altro, c’è Bruno Caneo, tornato nella Casa di C anche da allenatore. Il Parma non aggancia la promozione diretta, ma riesce a rifarsi agli spareggi, battendo la Triestina per 3-1. E chi può mettere la firma su questa magica favola se non Ancelotti? È proprio lui a siglare l’ultima rete ai supplementari, segnando il ritorno del Parma in Serie B e il salto definitivo della sua carriera.

Cullato dalle onde di Pescara: la crescita di Verratti

Dall’Emilia all’Abruzzo, rimanendo sulle coste dell’Adriatico, ma facendo un balzo temporale di quasi 30 anni. Perché la storia di Marco Verratti nasce così, nella sua Pescara, la città in cui le onde del mare lo coccolano fino a farlo diventare in men che non si dica una stella europea. Tutto, anche qui, parte tra le mura della Casa di C. Una dimora difficile in cui vivere, ma che può farti spiccare il volo.

Per il giovane Marco, a 16 anni, arriva già l’opportunità di esordire da titolare in campionato – dopo la presenza in Coppa Italia -, nella prima gara del girone B, contro il Crotone. Sembra essere la strada giusta verso un posto sempre più rilevante in prima squadra, ma per quello dovrà aspettare la Serie B e il suo mentore Zdenek Zeman. Nel biennio in C, però, Verratti inizia a farsi le ossa, collezionando 15 presenze condite dal primo gol tra i pro, che arriva l’anno dopo, alla 1^ giornata di campionato, contro il Rimini, a cinque minuti dal suo ingresso in campo.

Occhi sul Pescara, prima di PSG-Real Madrid

La storia d’amore tra Verratti e il Pescara è romantica ed infinita. Trascende i limiti dello spazio e del tempo, perdurando anche a distanza di 10 anni dal suo addio. E poco importa se prima giocava in Serie C e adesso in Champions League: i suoi biancazzurri vengono prima di ogni cosa.

A dimostrarlo è una storia pubblicata dallo stesso calciatore su Instagram nel giorno di San Valentino, proprio alla vigilia della partita di andata contro il Real Madrid. Pressioni prepartita? Neanche per sogno, o almeno non per la gara dei parigini. L’amore è sempre rivolto verso l’Abruzzo, dove il Pescara è ancora in C. E Verratti continua a seguire la sua squadra, con lo stesso sentimento di quando era un bambino di 16 anni. Anche con la Champions League davanti e a più di 1400 chilometri di distanza. Pescara sarà sempre casa per Marco.