Reggiana, Tosi: “Covid? Ci vuole uniformità per non falsare il campionato”

Le dichiarazioni del direttore sportivo dei granata

tosi reggiana
29 Dicembre 2021

Redazione - Autore

Chi sta sicuramente facendo una stagione importante in Serie C è la Reggiana. I granata, retrocessi nella scorsa stagione dalla B, puntano a tornare in cadetteria. La squadra, salvo qualche innesto e cessione, è rimasta in gran parte quella della scorsa annata. Il cambio principale è stato per la guida tecnica, dove Diana ha preso il posto di Alvini. Imbattuta da 20 giornate e solo 11 gol subiti sin qui, sono numeri importanti, se a questi si aggiungono i 40 gol si completa l’opera di una squadra costruita per vincere. Il merito è del Ds Doriano Tosi che ha saputo creare in sede di mercato un gruppo che avesse la voglia di ripartire. Il Ds della Reggiana è stato ospite di Gianluca Di Marzio e La Casa di C, assieme agli altri direttori delle squadre in vetta ai rispettivi gironi.

Tosi: “Galuppini? Ci abbiamo provato, ma poi ha rinnovato a Renate”

Il primo argomento, d’attualità, è senza dubbio il problema Covid: “Bisogna, preso atto della realtà, adeguarsi alla situazione. Siamo disponibili a giocare anche rimaneggiati o a fermarci, però bisogna trovare uniformità per non andare a falsare il campionato. Dal momento negativo a quello positivo di essere campioni d’inverno: “Una soddisfazione. Bisogna pensare partita per partita e tutti sanno che nel girone di ritorno, normalmente, si fanno meno punti perché c’è più combattività dei concorrenti. Chi ha l’obiettivo di arrivare primo hai quei pochi minuti per godere, per il resto è impegno e grande lavoro”. Per questo serve aver operato bene sul mercato: “Ognuno di noi sa con quali principi ha costruito la squadra. Noi abbiamo cercato di lavorare sul concetto gruppo. Diventa poi difficile andare a prendere qualche elemento. Se più debole serve a poco, al contrario si va a dar fastidio all’equilibrio. A volte è meglio non fare niente, soprattutto se si ha un numero sufficiente di giocatori per arrivare fino in fondo”.

A tal proposito è uscito un aneddoto estivo sui granata, vicini a Galuppini: “Quest’estate abbiamo ammiccato diverse volte con lui, ma poi lui ha rinnovato ed è finita li. Se vuoi inserire giocatori forti vai su questi giocatori o Bortolussi del Cesena. Sono giocatori che difficilmente vengano venduti dalle società e li devi comprare a dei valori molto superiori alla realtà del momento. Tolti quei due resta un mercato complicato, qualche situazione ci può essere, ma preferisco prendere chi viene dal basso o dal mio stesso livello e non chi sta sopra. Ci sono tutti i presupposti per restare con l’equilibrio che abbiamo senza inserire nessuno. Nel mercato bisogna tenere conto anche della pressione della piazza: “Fare calcio a Brescello o Cittadella è più difficile rispetto a Reggio o in altre piazze importanti. Noi non facciamo il minutaggio con i giovani, dobbiamo costruire squadre per vincere. E’ chiaro che è più complicato perché devi fare tutto velocemente. Siamo retrocessi l’anno scorso e non potevamo fare un campionato per vivacchiare. C’è capitata una concorrenza come quella del Modena, quindi dobbiamo stare a quel livello sennò diventa difficile”. 

Tosi: “Negli ultimi anni ho cercato di coinvolgere di più l’allenatore in ottica mercato”

In ottica mercato si è parlato di nuove tecnologie, algoritmi. L’idea di Doriano Tosi a riguardo: Il voto finale è il rendimento sul campo. Faccio parte di un gruppo di direttori cresciuto con altre idee e altri metodi. Negli ultimi anni ho cercato di coinvolgere molto di più l’allenatore nella costruzione della squadra. Ritengo che sia fondamentale. Studio molto la figura dell’allenatore che voglio prendere e poi cerco di far la squadre insieme a lui dandogli possibilità di scelta. Viene fuori un lavoro di gruppo e rispetto al passato questo sta avvenendo anche con tanti altri direttori. Questa è la strada da percorrere per non avere alibi o accusare qualcuno”.

Il mercato estivo conta poco, quel che è fatto è fatto, ora c’è quello invernale: “Quasi tutti noi abbiamo già le liste piene. Al di là della situazione economica se volessimo prendere qualcuno dovremmo cederne un altro. Spesso il gioco non vale la candela”. Dal mercato ai bilanci, l’effettivo valore delle squadre: “Io sono un ragioniere d’origine. Su questi numeri c’è tanta confusione. Bisogna vedere i bilanci a fine anno, fermarsi solo alla squadra non è giusto. Rispetto a due anni fa, con la promozione, ho sicuramente speso di più quest’anno”.

Tosi: “Modena grande squadra. Che vinca il migliore”

Dopo aver parlato di attualità, c’è stato anche uno sguardo al futuro e per la Reggiana si chiama Eric Lanini: “Non c’è un diritto di riscatto su di lui. Negli ultimi anni ha sempre deciso lui dove andare. Vedremo quel che accadrà. E’ un giocatore importante e se dovessimo raggiungere l’obiettivo della B ne parleremo”. Poi, prima di concludere anche un mercato interno, e sul chi rubare ipoteticamente alle altre prime della classe: Ruberei Casiraghi al Sudtirol, e ne parlai anche con Bravo. Al Modena avrei preso volentieri Azzi, mentre dal Bari prenderei Antenucci. Il cerchio si chiude e si passa ai saluti finali vista derby per Doriano Tosi: Noi consideriamo Modena una grande squadra. Con grande umiltà cerchiamo di fare la nostra parte di combattenti fino alla fine. Siamo in un momento storico importante per la Reggiana. L’abbiamo presa dalla D, siamo andati in B, e combattiamo per rimanere ad alti livelli. Dobbiamo cercare di fare questo per felice tutta Reggio sportiva e che vinca il migliore