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Sainz Maza: “Cerignola, qui per divertirmi. C’è un progetto serio”

Ho scelto Cerignola perché mi convince il progetto. Conosco il direttore sportivo Elio Di Toro dai tempi di Foggia, so che c’è un presidente come Nicola Grieco che ha grande ambizione e non ci ho pensato due volte. Sapevo che un giorno sarei arrivato qui”. È tornato in Capitanata, dove ha toccato i punti più alti della sua esperienza italiana con la maglia del Foggia, per incidere. Parola di Miguel Angel Sainz Maza, uno dei colpi di calciomercato nell’estate 2022 dell’Audace Cerignola, formazione pronta per cimentarsi con il suo primo campionato di Serie C da 85 anni a questa parte. Dal ritiro di Palena, il 29enne spagnolo racconta le prime sensazioni nel gruppo allenato da Michele Pazienza: “Ci sono tanti bravi ragazzi, le gare del precampionato mi sono piaciute anche se affrontavamo una squadra di categoria inferiore. L’atteggiamento è quello che conta ora”.

Sainz Maza e il Cerignola: settima tappa italiana dell’ex enfant prodige

Da Roberto De Zerbi, che lo ha esaltato a Foggia, a Pazienza. Nel mezzo Sainz Maza, transitato anche per la B con la Reggina, ha continuato a portare in giro il suo talento per i campi di C: da Pisa a Gubbio, passando per Pordenone, Cava dè Tirreni e Lentini con la Sicula Leonzio. Non ha dubbi sul raggruppamento che il Cerignola affronterà: “Il girone C è il più forte – spiega – dalla piazza mi aspetto tanto entusiasmo, è il primo anno che il Cerignola gioca in Serie C. Saranno fondamentali per noi, la loro carica sugli spalti può rappresentare un fattore. L’atteggiamento è quello che conta ora“.

Nicola Grieco, Elio Di Toro e Michele Pazienza

Parola di chi nel 2011, a 18 anni, aveva addosso gli occhi di come Manchester City, Inter e Barcellona. Il club di Pep Guardiola prima di comprarlo dal Racing Santader lo fece addirittura visionare da otto osservatori. Non ha paura, Sainz Maza, di sentire gli occhi della critica addosso. Nel curriculum ha 230 partite, 24 gol e 27 assist dispensati sui campi di C: “Gli obiettivi personali – ammette – vanno di pari passo con quelli di squadra, conterà essere umili in ogni momento della stagione”.

Luca Guerra

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