Padova, Pavanel: “Legato al Fiorenzuola. Dezi? Gran giocatore”

Le parole dell'allenatore in conferenza stampa

pavanel
4 Febbraio 2022

Redazione - Autore

Il Padova continua a crescere in campionato. Con la vittoria sulla Pergolettese nell’ultimo turno di campionato, i biancoscudati hanno consolidato il secondo posto in classifica nel girone A di Serie C. Con tre vittorie consecutive in quest’avvio di 2022 il Padova ora vuole il “poker”. Alla vigilia della sfida contro il Fiorenzuola, ecco le parole dell’allenatore padovano Massimo Pavanel.

Pavanel e quel passato in maglia Fiorenzuola 

Un passato, e che passato, per l’attuale allenatore del Padova, Massimo Pavanel e il Fiorenzuola. Nella stagione 1993/1994 la matricola Fiorenzuola vinceva il campionato di Serie C1 e tra le proprie fila vantava proprio Massimo Pavanel. E così l’allenatore biancoscudato, alla vigilia proprio della sfida tra Fiorenzuola e Padova in campo sabato 5 febbraio alle 14:30, ha voluto ricordare il suo passato da calciatore in maglia rossonera: “Da calciatore l’unico campionato che ho vinto è stato quello col Fiorenzuola, sono legato a ricordi bellissimi in un campo bello e grande, dove si può fare un certo tipo di trame”. 

Credits Martina Cutrona

Nostalgia del passato ma occhi e attenzione sul futuro per il Padova deciso a trovare sul campo del Fiorenzuola la sesta vittoria consecutiva in campionato: “Quella di domani, 5 febbraio, sarà un tipo di partita diversa, c’è un allenatore che è lì’ da tre anni, è un avversari che palleggia dal basso e che fa gioco. Tutte le partite sono difficili, l’importante è arrivare in fondo con i tre punti in saccoccia”, così Pavanel. 

Tabellino infortunati e su Dezi… 

Un Padova energico, forte e protagonista nel girone A. Ma anche per i biancoscudati ci sono problemi di infermeria a partire da Cissé : “Cissé dalla prossima settimana si allenerà nuovamente col gruppo, ha avuto una piccola lesione muscolare ed è rimasto fermo un po’. Tutto il resto ci porta ad avere a disposizione l’intera rosa a disposizione, eccezion fatta per Settembrini” ha così dichiarato l’allenatore biancoscudato che ha anche riservato un commento sul nuovo arrivo Jacopo Dezi già pronto a partire con il gruppo: “Dezi verrà con noi, tecnicamente è un giocatore di primo livello, sarà solo una questione di ritmo e di minutaggio”. 

Con quella in programma sabato, il Padova giocherà tre gare in una settimana. Ritmi altissimi per il gruppo di Pavanel che però continua a mantenere alto l’entusiasmo in tutti gli elementi del gruppo: “Sarà la terza partita in una settimana, voglio vedere da parte di chi entrerà lo stesso atteggiamento di Settembrini che ha fatto molto bene a Crema. Sono molto contento della squadra, della voglia che ha e del fatto che i giocatori in campo si aiutino. Non guardiamo al domani, ma all’oggi.”

“Il doppio centravanti è una soluzione” 

Tante gare di fila e tante soluzioni in mente per Pavanel che dimostra come spesso fatto in stagione di sapersi anche ben adattare alle caratteristiche dei suoi uomini: “La squadra è stata costruita per fare il centrocampo a tre. Il doppio centravanti è una soluzione con il 3-4-1-2, o con il 4-4-2, non nascondo che con le due punte abbiamo giocato un campionato intero a Trieste, ma avevamo costruito la squadra per quel modulo. Assieme a Ceravolo possono giocare Santini e Nicastro, ma anche Cissé. Chiricò si esprime al meglio nel tridente come esterno destro. A Trieste ha fatto la seconda punta a suo modo. Ha caratteristiche molto precise, ma può fare l’esterno nel 4-2-3-1 e nel 4-4-2, è un esterno che si traveste da attaccante”. 

Credits Martina Cutrona

E Massimo Pavanel non ha fatto mancare anche il suo saluto a Sinisa Andelkovic. Il difensore centrale ex tra gli altri anche del Palermo e Venezia, ha risolto il suo contratto con il Padova proprio in questa sessione di mercato: “E’ stato un onore allenare Andelkovic, non ho mai visto un giocatore del suo passato allenarsi al massimo, aspettando sempre il suo momento. Siamo stati fortunati ad avere un esempio come lui, prendiamo tutto quello che di buono abbiamo visto in questo periodo in cui è stato con noi. E’ un professionista e un uomo straordinario”.