Maggior divertimento per una Serie C vicina ai giovani? I possibili “no” in un format che vede al futuro

L'analisi a 360° dei sì ed anche dei no riguardo questo nuovo progetto

tifosi Vicenza
29 Ottobre 2022

Redazione - Autore

La Serie C è pronta a cambiare veste per cercare di svecchiarsi (QUI IL NUOVO FORMAT) ed avvicinarsi maggiormente ai giovani. Tra le idee di Ghirelli infatti i ragazzi sono spesso menzionati. L’obiettivo è di creare un campionato meno monotono e che possa avvicinarsi al concetto dei playoff. I numeri non mentono e nella scorsa stagione le gare ad eliminazione diretta sono state quelle più viste e con una maggiore interazione anche sui social. L’altro traguardo da raggiungere è la maggiore sostenibilità economica. Ma come in tutte le tesi, è giusto provare a sviluppare anche un’antitesi e quindi cosa potrebbe andare storto ai presidenti e ai vari club.

ghirelli lega pro

Tre campionati in una sola Serie C

Come ha messo in evidenza il presidente della Pro Patria, non è detto che gare ad eliminazione diretta di squadre medio-piccole possano portare lo stesso interesse di piazze blasonate. “Cercare un sistema che dia più sostenibilità ai club e che porti più interesse verso la categoria è necessario. Non dico no a priori. Però bisogna capire come viene recepita dal pubblico, dai tifosi. Dicono che creerebbe tanto più interesse, ma io non mi baserei solo sulle piazze dei play off per analizzare i dati. È una cosa da sperimentare, ma non ho la convinzione che ci saranno gli stessi numeri del Palermo ai play-off per tutte le piazze. Sono quasi tre campionati in uno, bisognerebbe capire un po’, perché nel calcio non si è mai visto un format simile“.

Questo il primo aspetto da tenere in considerazioni, con il fattore “ripartenza da zero” che potrebbe essere un’arma a doppio taglio per alcuni presidenti. Sulla carta dovrebbe garantire maggiore spettacolo con tanti punti di domanda da lasciare sospesi dopo ogni fase.

Eliminazione precoce nel format della Serie C?

Un’altra cosa da tenere d’occhio è la possibilità di uscire dai giochi dopo sole 18 partite. Non siamo abituati ad un campionato così corte e generalmente abbiamo sempre visto squadre recuperare nel girone di ritorno. “Una squadra che gioca male le prima diciotto partite, va subito fuori dalla logica delle promozioni” – questo il pensiero di alcuni presidenti e dirigenti. Al contrario però con questo format tutte le partite acquisterebbero un grande valore e non ci sarebbero più partite scontate.

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Credit: Photo Antonellis

Una mano a favore delle squadre meno ricche e il “problema” classifica

Una regular season di 18 partite prima delle varie fasi qualificatorie ed eliminatorie potrebbe sicuramente tendere la mano alle squadre meno ricche. Un exploit nelle prime partite potrebbe cambiare radicalmente la stagione. Lo stesso potrebbe andare contro a squadre sulla carta più forti, che potrebbero inciampare nei primi incontri.

Un ultimo aspetto da considerare è l’abitudine a considerare il merito in una classifica. Merito che potrebbe “scomparire” dopo ogni fase. Una squadra che domina la regular season potrebbe poi salutare il sogno promozione nelle fasi a seguire. Concetto che in parte è sempre esistito con i playoff, ma fino alla scorso anno alle prime di ogni girone era garantita la possibilità di accendere direttamente in Serie B.