Nuovo format per il campionato. “Ora anche la Serie A deve esercitare il suo ruolo”

Le prospettive future

Stadio A.C. Reggiana
29 Ottobre 2022

Redazione - Autore

Un appuntamento storico“. Così Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro ha definito il nuovo format pensato per la Serie C. Una maggiore attrattività, avvicinare i giovani e riconquistare i delusi, ricercare la sostenibilità economica sono gli obiettivi principali che vuole perseguire la proposta della nuova formula. Un cambiamento che possa unire la tradizione all’innovazione, come spiegato da Ghirelli in un tweet: “Ieri ho presentato in assemblea di Lega Pro la proposta di cambio di formula del campionato di Serie C. Perché? Per conquistare al calcio i giovani e per riconquistare i delusi. Come? Con l’emozione. Derby, curiosità, non ripetitività, la radice della storia con l’innovazione“.

Nuova formula della Serie C, l’intervento di Ghirelli

Una proposta presentata ai club durante l’Assemblea di venerdì 28 ottobre 2022 dal presidente Ghirelli. Ecco i passaggi più importanti del suo intervento introduttivo: “Io ne ho parlato con operatori televisivi, con potenziali sponsor, per capire come fosse “presa” la proposta e quale reazione suscitasse. Nulla è uscito. Da un lato una grande prova di stile e di democrazia, tutti i presidenti sono stati messi nelle stesse condizioni; dall’altro godiamo di forte reputazione se nessuno si è sentito di parlarne fuori e/o pubblicare qualcosa sull’argomento. Per noi è un appuntamento importante, direi storico“. Diverse le opportunità da cogliere: “portare nuovi spettatori (giovani) e recuperare delusi spettatori allo stadio pigiando su un dato centrale, l’emozione“. E ancora: “Costruire un serio strumento di cambiamento che consenta di aumentare
i ricavi“. 

Ghirelli Lega Pro

Ghirelli: “La Serie A deve esercitare il suo ruolo”

Una proposta che si muove anche nella direzione di un cambiamento generale del sistema calcio e di una riforma generale dei campionati. “Abbiamo bisogno di un ruolo forte della Serie A, loro debbono esercitare il ruolo che gli spetta (al di là della percentuale della rappresentanza in Consiglio federale). La serie A deve tornare ad essere competitiva in Europa e nel mondo, nessuno di noi pensa di ostacolare, anzi se i club di serie A “saranno felici”, noi saremo contenti. La serie A deve esercitare il suo ruolo, durante la pandemia nulla ha fatto a differenza della Premier League che ha dato sostegno consistente in denaro alle serie sottostanti. Oggi, deve contribuire alla sostenibilità delle serie sottostanti, quindi anche della Serie C“. Una proposta, quella della Lega Pro, che vuole anticipare la riforma dei campionati: “Abbiamo proclamato le disponibilità di discutere anche una promozione in meno a fronte di una cifra permanente negli anni capace di dare un segno inequivocabile alla sostenibilità economica dei club di Serie C. Di conseguenza, noi con il cambio di formula ci candidiamo ad anticipare la riforma dei campionati, per non vedere penalizzato il valore del nostro prodotto, salvaguardando la formula dei playoff“.

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Credit: Photo Antonellis

Nuovo format Serie C: giovani, fondi italiani e stranieri

Questo nuovo format è studiato anche nell’ottica di attirare nuovi fondi: “Sponsor e fondi italiani e stranieri, ci sono possibilità. Da un lato la formula lo consente, più sponsor fino al singolo evento e i fondi, in particolare stranieri, per gli stadi, la formula li intriga“. Con un’attenzione particolare verso i giovani: “Tutto è rivolto a questo obiettivo primario: apprendistato, risorse FIGC e governo, ecc. Il ricavo da minutaggio si è rivelato strumento di sostegno economico ai club e con potenzialità per i nostri giovani di qualificarsi; deve rimanere, anzi più risorse vanno allocate in modo da risolvere anche le contraddizioni che sono emerse“. Ora un mese per studiare e conoscere la proposta, con l’idea di poter porre in essere questo cambiamento già dal prossimo campionato.