Sibi Sheikh, la Virtus Verona e la prima storica Coppa d’Africa per il Gambia

La storia di Sibi, il portiere che superando le difficoltà ha trovato la rinascita grazie al calcio

11 Gennaio 2022

Redazione - Autore

La storia di un riscatto, una storia che parte dal Gambia e ritorna lì per il completamento di un circolo. Un bellissimo cerchio della vita. Sibi Sheikh, portiere della Virtus Verona, ha passato momenti terribili quando nemmeno maggiorenne decise di affrontare la traversata che lo condusse in Italia. Arrivò a Lampedusa nel 2015, dopo essere sopravvissuto al deserto e alle intemperie. Negli 8 mesi fermo a Tripoli, in attesa della partenza, si improvvisò imbianchino per potersi permettere il viaggio.

L’arrivo in Italia è coinciso con il suo tornare a sognare un futuro migliore. “Avevo una paura che non riesco a raccontare. Avevo paura: pregavo aveva raccontato Sibi ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com –. Pregavo di riuscire ad arrivare in Italia e che tutti i miei compagni di barca ce l’avrebbero fatta. Dopo undici ore, una barca di salvataggio ci prende. Grazie a Dio ce la facciamo tutti. Grazie Dio per avermi fatto arrivare qui” Partito dai campi della Virtus Verona è sempre rimasto legato alla sua amata terra, dove il portiere è poi ritornato per prendere parte nella Nazionale. Ora potrebbe anche esordire nella prima storica Coppa d’Africa 2021 per il Gambia.

Sibi Sheikh e il legame con la Virtus Verona

Sibi ha avuto come sua prima squadra la Virtus Verona, e non l’ha più lasciata. Arrivato in Italia, il Centro di accoglienza Costagrande di Verona lo riceve, ed è qui che la società di Luigi Fresco lo nota e lo porta tra i rossoblù. Il 30 ottobre 2016 trova l’esordio nel campionato di Serie D: in 10 presenze, 5 partite le conclude senza aver subito alcun gol. Con la promozione in Serie C al termine della stagione 2017-2018 firma il suo primo contratto da professionista e nel 2019 arriva anche la convocazione con la nazionale gambiana

“Gioco a calcio e un giorno spero di arrivare ai massimi livelli – aveva raccontato Sibi ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com . Non lo so se ci riuscirò, ma io guardo sempre avanti. Non voglio più guardare indietro, non voglio più”. Il portiere non vuole più voltarsi, vuole solo proseguire e diventare grande, migliorarsi giorno dopo giorno. Con la Virtus Verona ha ottenuto finora 76 presenze con 25 clean sheets. Le basi per un grande futuro sono già state impiantate.

 
 
 
 
 
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Sibi Sheikh, la Nazionale e la prima storica qualificazione alla Coppa d’Africa

Due amichevoli, con Marocco e Guinea, poi le Qualificazioni per i Mondiali del Qatar del 2022. Sheikh da quel momento verrà sempre convocato in Nazionale, fino a esordire il 29 marzo del 2021 contro il Congo. Troverà ancora spazio in altri due match, fino alla nuova chiamata per la fase a gironi della Coppa d’Africa, dove potrebbe nuovamente scendere in campo per scrivere un’incredibile pagina sportiva. Il Gambia, infatti, ha centrato per la prima volta nella sua storia la qualificazione all’importante torneo africano. 

Il messaggio di augurio della Virtus Verona al portiere: “In bocca al lupo al #Gambia e a Sibi Sheikh! Da domani gli “scorpioni”, con in rosa il portiere rossoblù, saranno impegnati in Camerun nella fase a gironi della Coppa d’Africa 2021“. Le partite in programma sono Gambia-Mauritania (12 gennaio), Gambia-Mali (16 gennaio) e Gambia-Tunisia (20 gennaio).

Il Gambia e gli interpreti italiani

La prima partecipazione del Gambia alla Coppa d’Africa parla anche un po’ italiano. Nella formazione guidata da Tom Saintfiet ci sono infatti 6 calciatori che giocano nel nostro paese. Oltre a Sibi, c’è anche Yusupha Bobb del Piacenza a rappresentare la Serie C in Africa. Ma anche altri che per questi campi ci sono passati, come Kalifa Manneh con Catania e Carrarese, Lamin Jallow con il Cittadella. Per non dimenticare i campioni di Serie A Musa Barrow del Bologna e Omar Colley della Sampdoria, Ebrima Darboe della Roma ed Ebrima Colley dello Spezia. Un Gambia che può davvero dire la sua, anche un po’ in italiano.

A cura di Lucia Arduini