Il Siena vuole ripartire e lo farà con Massimiliano Maddaloni, il nuovo allenatore scelto dal club al posto dell‘esonerato Alberto Gilardino. Missione reazione dunque, dopo 4 vittorie in 11 partite e il nono posto in classifica: “Voglio innanzitutto ringraziare Gilardino per il lavoro fatto, ha profuso tutte le sue energie per il bene del Siena – ha spiegato il direttore sportivo dei toscani Giorgio Perinetti: “Abbiamo deciso di cambiare in quanto avevamo visioni via via sempre più diverse. Poi vorremmo crescere, cioè dare ai nostri giocatori più conoscenze per un’ottimizzazione immediata del risultato e per gettare le basi di un progetto ambizioso. L’obiettivo è arrivare il più in alto possibile, anche se la cosa più importante sarà costruire”.
Maddaloni è stato anche l’allenatore di Gilardino: “In Cina, per un anno e mezzo – spiega – è un amico e i numeri dicono che qui non stesse facendo male”. Parla con sicurezza il nuovo allenatore, che ha diviso equamente 21 anni di carriera. Dieci in Italia, altrettanti in Cina al fianco di Lippi: “La cosa importante è stata capire velocemente che tipo di lavoro andasse fatto in una cultura calcistica arretrata – ha spiegato – era difficile perfino spiegarsi col traduttore, che di calcio non ne sapeva niente. L’arma vincente è stata quella di semplificare tutto, il che in un anno e mezzo ci ha portato a vincere la Champions e a giocare la semifinale del mondiale per club col Bayern di Guardiola”.
Maddaloni conosce già il Siena, lo ha visto giocare tre volte in questa stagione: “E’ una squadra che ha dei valori. Ci sono formazioni un pelino più avanti ma ce la possiamo giocare con tutti. Partiamo da una base solida, da un gruppo unito. Voglio dare alla squadra una consapevolezza migliore. Ci sono delle potenzialità non del tutto ancora espresse. In fase di non possesso attaccheremo l’avversario. Con la palla gestiremo le situazioni, cercando di avere il dominio e la capacità di imporre la nostra mentalità. Ma l’allenatore più bravo è quella che vince, non quello che parla“. E allora palla a campo, già a partire dalla prossima sfida in programma lunedì a Gubbio: “Siamo il Siena – ha concluso il nuovo allenatore – e il Siena gioca sempre per vincere“.
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