Dall’Atalanta al Mantova, una carriera segnata dalla sfortuna: Suagher ha deciso di ritirarsi

Dopo l'ennesimo infortunio al ginocchio il difensore terminerà la sua carriera da calciatore

Suagher Mantova
16 Gennaio 2024

Alessio Navarini - Autore

Il ginocchio ha fatto crack. Un’altra volta. Quella di Emanuele Suagher è stata una carriera a suo malgrado segnata anche dagli infortuni. Il difensore centrale in forza da quest’estate al Mantova ha deciso di dire stop dopo la rottura del crociato e di ritirarsi dal calcio giocato. Non solo quindi stagione ma anche carriera conclusa per il calciatore cresciuto nell’Atalanta. Suagher terrà una conferenza stampa per annunciare la sua decisione, sicuramente sofferta ma arrivata in considerazione appunto di altri infortuni simili patiti in carriera. Il classe 1992 entrerà ora a far parte dello staff tecnico dell’allenatore dei biancorossi Davide Possanzini.

Credit: Mantova 1911

Le convocazioni con la Dea, il debutto in B e il primo infortunio al ginocchio

Bergamasco doc e prodotto del vivaio nerazzurro. Emanuele Suagher nella stagione 2010/2011 corona il sogno di approdare nel calcio dei grandi. Qualche convocazione sia in campionato che in Coppa Italia sotto la guida di Stefano Colantuono, in un’annata che vede l’Atalanta ritornare in Serie A dopo una stagione di purgatorio in B. Il difensore però non scende mai in campo e va a farsi le ossa nel 2011/2012 in C alla Tritium, dove colleziona 22 presenze e il primo gol da professionista in Coppa Italia Lega Pro. Dopo un altro anno in C al Pisa il ragazzo è pronto a un ulteriore salto. Nella stagione 2013/2014 disputa con la maglia del Crotone una buona stagione da 22 partite in Serie B. Sembra ormai una carriera in rampa di lancio quella del difensore, con l’Atalanta e un futuro ritorno a Bergamo sempre sullo sfondo. E invece, il 31 gennaio 2015, con la maglia del Carpi rimedia la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Stagione finita e infortunio avvenuto proprio nella sfida contro il suo ex Crotone. Il destino a volte sa essere veramente crudele.

Dal secondo stop alla promozione con Lucarelli, fino al Mantova: da giocatore a probabile collaboratore di Possanzini

Al termine della stagione comunque festeggia con la squadra biancorossa la prima storica promozione in A. Torna in campo nel gennaio 2016 e colleziona 9 presenze nella massima serie. La sfortuna però non smette di accanirsi su Suagher. Nell’estate dello stesso anno, dopo uno scontro di gioco in allenamento, subisce lo stesso infortunio patito un anno e mezzo prima. Il difensore è di nuovo costretto allo stop forzato, prima di una breve parentesi di sei mesi al Bari. Poi Avellino e Cesena prima di fare ritorno al Carpi in Serie B. 14 presenze e 2 gol all’attivo nel 2018/2019 sembrano finalmente la luce in fondo al tunnel. Dopo la fine del contratto con l’Atalanta e i vari prestiti in giro per l’Italia, la firma con la Ternana è l’inizio di una nuova carriera per Emanuele. L’avventura in rossoverde è un crescendo: 17 presenze nella prima stagione in C, perno della difesa con l’arrivo di Cristiano Lucarelli in panchina poi. 20 gettoni e 4 reti realizzate, miglior bottino in carriera. Dopo il campionato di Lega Pro e la Supercoppa vinti con il club umbro le esperienze con Feralpisalò, Vibonese e Pro Sesto prima della firma in estate con il Mantova. 6 partite, 1 gol e 1 assist prima che la sfortuna si abbattesse di nuovo su di lui. Tutta colpa sempre di quel maledetto ginocchio. Ora per Emanuele una nuova vita, al fianco di Possanzini, per provare a sognare insieme al Mantova una storia comunque a lieto fine. Per la squadra certo, ma anche per lui.