Capuano: “Il calcio è pieno di ipocrisia. Le squadre discrete con me diventano Ferrari”

Le parole dell'allenatore del Taranto che rievoca anche il suo passato: "Commessi diversi errori, ma non ho mai fatto giocare il figlio del direttore di banca"

Capuano
22 Aprile 2023

Redazione - Autore

Scatta il conto alla rovescia per l’ultima giornata nel campionato di Serie C. Nel girone C, tra le varie gare in programma, c’è quella tra Taranto e Messina. Allo Stadio “Erasmo Iacovone”, domenica 23 aprile, sarà calcio d’inizio alle 17:30. La squadra di Eziolino Capuano, dopo aver conquistato la salvezza a due giornate dal termine della regular season, proverà a raggiungere un altro grande obiettivo: quello dei playoff. Una sfida non semplice quella contro la formazione di Ezio Raciti, che dal suo canto tenterà di portare a casa tre punti fondamentali che potrebbero valere una salvezza diretta senza passare dai playout. A scandire l’attesa per il match, in conferenza stampa, è stato l’allenatore del Taranto Eziolino Capuano.

Capuano Taranto

Capuano: “Questo campionato tra i più belli della mia carriera”

L’allenatore rossoblù Capuano ha subito presentato il match contro il Messina: “Nessuno avrebbe mai immaginato che saremmo arrivati a questa gara che potrebbe valere un traguardo che a Taranto manca da 13 anni. Domani proveremo di coronare un sogno da regalare ai tifosi, alla città e alla proprietà. La squadra di Raciti non ha bisogno di presentazioni, ha svolto un percorso incredibile”. Dopo, parole riguardo i numerosi tifosi che si recheranno allo ‘Iacovone’: “Penso supereremo facilmente i 4.000 spettatori e per noi è un orgoglio. Chiunque sarà su quegli spalti, ma anche chi non ci sarà, resterà con il cuore in gola per aver raggiunto tale traguardo”.

Taranto Capuano

Riguardo la formazione: “Ci sono numerosi acciacchi, inoltre macheranno Boccadamo, Mastromonaco e Ferrara. Questi ultimi due erano assenti anche contro la Viterbese, dunque farò la scelta migliore per tutti noi”. In seguito, Capuano ha fatto un riassunto della stagione: “Un allenatore deve essere giudicato in base al materiale che si ha a disposizione. Io volevo tornare a Taranto e l’ho fatto senza guardare la classifica. Da una parte, mi sono preso una rivincita per l’esonero immeritato del 2001. In tutta la mia carriera calcistica da allenatore colloco questo campionato tra quelli più belli”.

Ezio Capuano

L’allenatore rossoblù: “Ho fatto diventare Ferrari squadre discrete”

Eziolino Capuano ha avuto l’occasione di far riferimento alla sua carriera: “Il calcio è pieno di ipocrisia, quindi chi è garante del popolo e dello spogliatoio non viene apprezzato. L’aspetto mediatico, inoltre, non mi ha portato molto bene dato che mi ha fatto conoscere ma ha nascosto le mie doti. Oltre questo, questo è stato frutto anche dei miei errori di quando ero bambino e allenavo. Non ho mai fatto giocare il figlio del direttore di banca. Sossio Aruta ha ricordato quando a Pozzuoli mi hanno esonerato perché non volli perdere la gara con il Tricase. Quando mi è stata data una squadra discreta l’ho fatta diventare una Ferrari. Ci sarò sempre, finché Dio mi darà la forza”. Infine, la questione rinnovo: “Ogni giorno sono in contatto con il presidente Giove, ma dei contratti a me non è mai importato. Lui stesso, già due mesi fa, mi ha proposto la permanenza. La proprietà è sempre stata disponbile accontentandomi e vorrei ringraziarla. Ora, però, non parliamo del futuro”.