“Morti a L’Aquila, fu anche colpa loro” – questa la sentenza del tribunale dopo i tragici avvenimenti del terremo del 2009 a L’Aquila. I tifosi del Pescara non hanno fatto mancare il loro sostegno ed hanno esposto uno striscione con scritto: “Tredici anni di nodi irrisolti, ora la colpa è di essere morti“. Un messaggio forte, che vuole esprimere la massima solidarietà da parte di tutto il tifo biancoazzurro
Nel 2021 un giudice escluse il concorso di colpa per due vittime che non lasciarono l’appartamento. Un precedente opposto alla decisione più recente del tribunale che ha tagliato i risarcimenti. “Mancando di conoscenze tecnico-specialistiche, la popolazione non aveva alcun elemento per poter ritenere che a una prima scossa ne sarebbe potuta seguire una successiva più potente a così breve distanza temporale” – tanto si leggeva nelle precedenti sentenze.
L’ultima sentenza ha causato la rabbia della popolazione: “Si può morire due volte di terremoto. La prima sotto le macerie, la seconda in un’aula di tribunale. Vi auguro di non provare mai questo dolore sulla vostra pelle”. Anche il Pescara ha voluto alzare la voce e stringersi attorno al dolore delle famiglie delle vittime, che continuano a vivere il trauma del terremoto del 2009.
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