Chiamatelo “mister promozione”. Tesser, l’arte del saper vincere

Quinto salto di categoria in carriera per lui. Modena è ai suoi piedi

tesser rivetti modena
23 Aprile 2022

Redazione - Autore

È successo. Di nuovo. Ancora una volta. Avete tra le mani una squadra alla quale volete far fare il salto di categoria? Bene, c’è solo una cosa da fare: affidarla alla guida di Attilio Tesser. Perché è cosi che va. E non siamo noi a scriverlo. È tutto riportato sulle pagine, nero su bianco, della carriera del “comandante”.

 

Tesser e l’impresa di Novara

Classe 1958. In carriera Tesser di strada ne ha fatta. Accumulando esperienza. Apprendendo qua e là lasciando il segno. In piazze storiche, in piazze che grazie a lui hanno scritto il proprio nome nel calcio che conta. Se da calciatore la sua esperienza da difensore è stata più che positiva, con le avventure in Serie A con le maglie di Napoli e Udinese, è da allenatore che il comandante si toglie le soddisfazioni maggiori. Si scrive Tesser, si legge miracolo. E non stiamo esagerando. Non ci credete? Vi diamo subito una prova di quanto stiamo affermando. Immaginiamo di fare un lungo salto in avanti rispetto agli inizi di carriera in panchina nel lontano 1992. Stagione 2009-2010. Attilio Tesser è alle prese con la sua personalissima gavetta. Esperienze più o meno fortunate in giro per l’Italia tra Serie C, B e A. La chiamata del Novara però cambia tutto.

Al primo anno arriva la promozione in cadetteria con 4 giornate d’anticipo. Cosa significa? Che quel campionato, il Novara di Tesser, lo ha dominato. L’anno seguente, l’obiettivo è mantenere la categoria. Il comandante però fa di più. Raggiungere la salvezza per lui è un gioco da ragazzi, e una volta accumulati i punti necessari per avere la certezza di restare in B anche l’anno seguente, di fatto inizia una stagione nella stagione. C’è solo un problema. Tesser, in Serie B, non vuole restarci. Vittoria dopo vittoria, il Novara arriva alla finale playoff dove batte il Padova e vola in A. 55 anni dopo l’ultima volta. E non pago di quella che è già stata inserita nel libro delle “imprese”, in massima serie si toglie anche lo sfizio di sconfiggere l’Inter di Gian Piero Gasperini: 3-1 il risultato finale e primo successo in Serie A da allenatore per lui. Pochi mesi dopo arriverà anche il riconoscimento della Panchina d’argento, consegnatagli dalla FIGC.

A Cremona il secondo “miracolo sportivo”

Ternana e Avellino nel futuro di Tesser. Esperienze altalenanti. Poi la chiamata della Cremonese. Al primo anno arriva la promozione in Serie B dopo una rimonta incredibile ai danni dell’Alessandria, per lunghi tratti capolista del girone A e arrivata ad avere anche un vantaggio di ben 9 punti. Il 3-2 contro il Racing Roma, sotto il diluvio, certifica la promozione della Cremonese a 11 anni dall’ultima volta. E siamo a due.

Due le promozioni fin qui messe a referto da Tesser. Le imprese sportive da fare però sono ancora tante, e l’occasione per riscrivere un altro pezzo di storia si presenta con il Pordenone. Buona la prima. Quasi un mantra per l’allenatore. Sì, perché come accaduto già a Novara e Cremona, al primo anno arriva la firma del comandante sul successo. Prima stagione e promozione. Dalla C alla B, con una giornata d’anticipo. E in cadetteria, ecco che torna la “legge del primo anno”. Lotta per lunghi tratti per la promozione in massima serie, chiudendo la stagione al quarto posto prima di essere estromesso dalla corsa solo ai playoff.

Modena

Modena, festa e record

Niente playoff quest’oggi per lui. Nessuna corsa contro il tempo. Nessun fattore campo da tenere a mente e nessun piazzamento in classifica migliore da accaparrarsi in vista della post season. Il Modena di Tesser il suo obiettivo l’ha già raggiunto. Primo posto doveva essere e primo posto è stato. Perché Tesser è stato chiamato per questo dalla famiglia Rivetti e dal ds Vaira. “Contenti che Attilio abbia deciso di accettare la nostra proposta, per quello che è l’uomo prima e l’allenatore poi”. Si parlava così in casa Modena nel girono della sua presentazione. Un lungo rincorrersi. Chiamate e contatti. Gli incontri per discutere di accordi e la rescissione del contratto con il Pordenone per poter iniziare una nuova avventura. Perché Tesser e il Modena si erano già sfiorati nel 2015. Sette anni dopo eccoli insieme. Festanti. Numeri da record. Quattordici vittorie di fila. Per una promozione meritata, inevitabilmente firmata Attilio Tesser.

A cura di Carmine Rossi