Anche il Monterosi ha il suo T-Max: Tonetto non è più solo il “figlio di”

Le parole in esclusiva ai nostri microfoni: "Vi racconto come è nato quel gol da urlo". E su papà Max...

7 Gennaio 2022

Redazione - Autore

Essere etichettati, seppur in modo bonario come nel caso del protagonista di cui tra poco parleremo, porta con sé sempre un peso non da poco. Ne sa qualcosa Mattia Tonetto, un cognome che ai tifosi della Roma ( sua ultima squadra ) sicuramente non sfuggirà per il passato in giallorosso di papà Max. T-Max, così soprannominato ai tempi dell’avventura nella Capitale, è stato uno dei protagonisti dello scudetto sfiorato sotto la guida di Ranieri nell’anno del “triplete” dell’Inter. Inevitabile per Mattia seguire le orme del padre, e le cose fin qui viste in campo fanno ben sperare.

Terzino sinistro, mancino naturale e ottime doti di corsa. Sono queste le caratteristiche tecniche di Mattia Tonetto, che assomiglia tantissimo a papà Max come stile di gioco. Lo raggiungiamo. Le domande sono tante. Partendo dalla sua squadra attuale, il Monterosi: “Qui mi trovo molto bene. Una piazza tranquilla dove si lavora bene e con tranquillità. Con Menichini ci siamo già incontrati in primavera, lui con la Lazio io con il Frosinone, ma ci conosciamo da poco e per ora il nostro rapporto è ottimo”. Tonetto cita gli anni al Frosinone. Ecco, un gol realizzato ai tempi dell’avventura alla primavera ciociara ha fatto il giro del web. Coppa Italia di categoria. Il match è quello contro l’Ascoli e il minuto di gioco è il 49′. Il classe 2001 si invola palla al piede poco prima del cerchio di centrocampo verso la porta avversaria. Supera tutti e realizza un gol strepitoso. Per la cronaca, gara che finirà con un netto 5-0: “Quell’anno stavo, e stavamo, facendo molto bene in primavera noi del Frosinone. Quella rete ha rappresentato un insieme di cose, dall’impegno che ci stavo mettendo in quella stagione ai sacrifici fatti lontano da casa”.

Quell’episodio del caffè

Una rete che, come detto, ha fatto il giro dei social. Nonostante la presenza in tribuna di papà Max, quest’ultimo non si è potuto godere la marcatura di Mattia. La colpa? Di un caffè: “Vero. Nell’intervallo era andato a bere un caffè al bar dello stadio. Quando è rientrato, salendo gli scalini della tribuna, io avevo appena segnato. Quindi tecnicamente non ha assistito dal vivo al gol. Quando mi ha raccontato come è andata, ci siamo fatti una risata“. La velocità in comune, come per stessa ammissione di Mattia, che ci racconta anche della sua quotidianità: “Con papà spesso e volentieri guardiamo le partite insieme. Commentiamo gli errori dei difensori e quelli che faccio io quando scendo in campo. Consigli utili per migliorare”. Diverse le annate in giallorosso, così come gli allenatori che Max Tonetto ha avuto. Tra questi, per Mattia nessun dubbio: “Mi piacerebbe essere allenato da Spalletti. Con lui i terzini hanno maggior possibilità di spinta”.

Stagioni al Frosinone che hanno permesso a Mattia di mettersi in mostra. Il presente si chiama Monterosi: “Siamo una buona squadra, e anche se questo è il primo anno insieme per molti, qui a Monterosi abbiamo comunque legato tutti e c’è intesa. Progetti. Propositi. Desideri. Per un ragazzo di 20 anni è più che lecito sognare, e anche in questo caso Tonetto ha le idee chiare: “Sono 10 anni che vivo a Roma. Ovvio che mi piacerebbe giocare lì. Nazionale? Non ci penso, se dovesse arrivare in futuro vorrà dire che me la sarò guadagnata sul campo”. E noi te lo auguriamo.