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Dalla Champions alla Serie C: la storia di Aleandro Rosi, nuovo acquisto della Torres

Sembrava dovesse ripartire dalla formazione brasiliana del Criciuma, tuttavia Aleandro Rosi ha scelto rimanere in Italia ed abbracciare il progetto della Torres. Dopo la sconfitta interna con il Sestri Levante, costata l’imbattibilità casalinga che resisteva da quasi un anno, la società sarda ha deciso di pescare dal mercato degli svincolati per rinforzare il reparto difensivo. L’ex Roma e Fiorentina ripartirà dunque dalla serie C, dopo essere rimasto senza contratto in estate in seguito alla retrocessione dello scorso maggio con il Perugia.

Le giovanili della Roma, il debutto con Spalletti e la girandola di prestiti

Classe 1987, Rosi gioca nelle giovanili della Lazio fino all’età di dodici anni, prima del passaggio alla Roma. Da sempre tifoso della squadra giallorossa, Aleandro Rosi compie tutta la trafila nelle giovanili fino alla Primavera. Come ogni bambino che sogna un giorno di diventare calciatore, vive un’infanzia diversa rispetto agli altri coetanei, passata tra lo studio e gli allenamenti a Trigoria. La data cerchiata a matita rossa nel “calendario” della sua carriera è il 28 maggio 2005, Roma-Chievo 0-0, giorno del suo debutto in serie A. Luciano Spalletti è il primo allenatore a credere in lui. Nonostante la giovane età le qualità tecniche e il carisma di certo non mancano. Con l’avanzare della stagione la rosa a disposizione dell’attuale commissario tecnico della nazionale viene decimata dagli infortuni. Rosi sfrutta l’occasione e diventa un frequentatore assiduo della prima squadra. A soli 18 anni. Nella stagione successiva realizza anche il suo primo gol tra i professionisti contro il Parma, prima di lasciare la sua amata Roma per cominciare una girandola di prestiti che lo porterò prima al Chievo, poi al Livorno in serie B e infine al Siena.

Il ritorno alla Roma e il debutto in Champions League

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Alla fine della stagione 2009-2010 Roma e Siena rinnovano la comproprietà del cartellino del calciatore, che dopo tre anni torna a casa. Rosi fa il suo esordio da titolare anche in Champions League contro il Bayern Monaco, ciò nonostante il suo ritorno nella Capitale non va come sperato. Colleziona solamente sedici presenze, trovando poco spazio tra i campioni presenti in rosa. L’anno successivo in panchina arriva Luis Enrique. L’allenatore spagnolo gli concede più minutaggio, ma al termine del campionato Aleandro rescinde consensualmente il suo contratto con la Roma. Quella contro il Cesena, nell’ultima giornata di campionato, sarà l’ultima apparizione con la maglia giallorossa. Non tornerà più alla base. In serie A collezionerà circa 240 presenze vestendo successivamente le maglie di ParmaSassuoloGenoaFiorentinaFrosinone, prima del suo arrivo a Crotone, alla corte di Davide Nicola.

La storica salvezza con il Crotone e il passaggio al Perugia

In un’intervista rilasciata alcuni anni fa al sito Gianlucadimarzio.com, il difensore aveva elogiato Nicola per il suo spirito e la sua forza d’animo. E non poteva essere altrimenti. Nel campionato 2016-2017 squadra rossoblù porta a compimento un’impresa storica, riuscendo ad ottenere la salvezza in serie A. Una delle pagine più belle, per il Crotone e per la carriera di Aleandro Rosi, che tuttavia si conclude dopo solo una stagione. L’anno successivo torna al Genoa, prima di approdare in quella che nei successivi cinque anni sarebbe diventata la sua casa, Perugia. Adesso nel futuro del difensore romano c’è la Torres. Il classe ’87 è in grado di ricoprire più ruoli in campo. Dalla posizione di centrale a quella di braccetto nella difesa a tre, avanzando all’occorrenza sulla linea dei centrocampisti come esterno. L’obiettivo ora è quello di mettere a disposizione del gruppo la sua qualità ed esperienza per dare un marcia in più ai rossoblù in vista del finale di stagione.