Valentini sul girone C: “C’è poca qualità. Brindisi poteva avere un ruolo da protagonista”

La nostra intervista esclusiva all'ex direttore generale del Brindisi

22 Febbraio 2024

Francesco Giudice - Autore

Da Lecce a Francavilla, fino a Taranto e poi Brindisi. Pochi conoscono la Puglia come Pierluigi Valentini. Il dirigente vanta un curriculum pieno di esperienze importanti, non solo per i valori delle piazze. I risultati raggiunti, infatti, parlano chiaro. A Lecce ha conquistato la promozione in B, a Francavilla ha contribuito al ciclo vincente del club. A Taranto e a Brindisi, invece, ha vinto il campionato di Serie D (rispettivamente nel 2021 e 2023), riportando entrambe le piazze nei professionisti. Adesso, però, Valentini pensa al futuro e in esclusiva ai nostri microfoni ha annunciato: “Ci sono due/tre situazioni in ballo. Il mio obiettivo è fare un’esperienza fuori dalla Puglia. Mi auguro che possa concretizzarsi qualcosa ad aprile“.

L’ultima esperienza ufficiale di Valentini è stata con il Brindisi, club dal quale si è separato solo pochi mesi fa. Nel corso della nostra intervista, però, è tornato a parlare della sua avventura in biancazzurro. Senza nascondere di portare ancora con sé un grande rammarico: “Il girone C è parecchio blasonato. Tuttavia, adesso che lo seguo da fuori con più tranquillità, non vedo tantissima qualità. Ciò mi rammarica ancor di più se penso alla stagione che avrebbe potuto fare il Brindisi che avevamo costruito a inizio stagione. Vedendo le altre squadre, credo che avrebbe potuto avere un ruolo da protagonista. Il dispiacere è davvero grandissimo“.

brindisi valentini

Valentini: “Il segreto di una società vincente non è essere ricca, ma solida”

L’analisi di Valentini sul girone C di Serie C: “La Juve Stabia ha dimostrato una continuità di rendimento importante. Nei momenti di difficoltà le rivali non ne hanno approfittato. Credo che le vespe abbiano tutte le carte in regola per giocarsela fino alla fine”. Poi una considerazione su tre squadre: “Il Benevento credo che rispetto all’Avellino abbia un grande vantaggio, lo scontro diretto da giocare contro la capolista. In questa fase della stagione – continua l’ex Brindisi – può fare la differenza. Ha, inoltre, un allenatore molto esperto e una squadra indiscutibilmente forte. Allo stesso tempo credo che anche l’Avellino potrà fare qualcosa di importante, proprio come il Picerno. Su questo club ci terrei a dire che ormai non è più considerabile come sorpresa ma come realtà ben consolidata del campionato. Ha una delle proprietà più importanti del girone. Il segreto di una società vincente non è essere ricca, ma solida“.

Non solo le prime della classe, però. Per Valentini la sorpresa più bella di questo campionato è il Sorrento: “Devo fare una menzione speciale per questo club. Il ds Cacace e Maiuri stanno facendo qualcosa di straordinario con un budget non esagerato, senza uno stadio e senza una tifoseria. Meritano un dieci in pagella. Un altro protagonista di questo campionato è Eziolino Capuano. Ha saputo ridare alla città di Taranto un senso di appartenenza che non si vedeva da tempo. Credo che debba percepire almeno sette stipendi, invito il presidente Giove a pensarci. Fa tutto lui: il direttore sportivo, l’allenatore, il presidente, il direttore generale e l’addetto stampa“.

Brindisi DG Valentini

“Catania, Cerignola e Potenza le tre delusioni”

Tra squadre che lottano per la vittoria del campionato e sorprese come il Sorrento, c’è anche chi ha deluso quelle che erano le aspettative di inizio campionato. Valentini ha rivelato quelle che sono le sue tre più grandi delusioni del girone C: “Al primo posto metto il Catania e subito dopo il Cerignola. Credo abbia una squadra di primo livello ma che, tuttavia, sta disputando un campionato al di sotto delle aspettative. Credo che il reparto offensivo dei gialloblù abbia pochi eguali in Serie C. Infine c’è il Potenza che, secondo me, per le qualità che ha a disposizione avrebbe dovuto fare molto di più. Se dico questo è perché valorizzo il lavoro dei direttori sportivi che hanno messo i propri allenatori nelle migliori condizioni per poter lavorare. Tuttavia i risultati non sono ancora arrivati“.