Benevento, Vigorito: “Abbiamo vinto sugli spalti e sul campo”

Le parole del presidente giallorosso dopo il pareggio contro la Juve Stabia

9 Aprile 2024

Gennaro Del Vecchio - Autore

Il Benevento di Vigorito pareggia in casa contro la Juve Stabia. È un pari che per i gialloblù sa di vittoria: sono aritmeticamente promossi in Serie B. Nonostante la delusione, il presidente dei sanniti Oreste Vigorito ha parlato ai microfoni di “OffSide” puntando i riflettori sui sostenitori del suo Benevento: “Volevo ringraziare i tifosi. Noi abbiamo fatto fino a oggi, perché il campionato non è finito, una stagione costruita sulle macerie che ci hanno ostacolato per quasi tutta l’annata. Abbiamo provato di tutto a fare del nostro meglio. La squadra ha inanellato due serie positive, però abbiamo trovato un avversario che forse ha fatto il migliore campionato da quando esiste e sicuramente merita la vittoria. Noi abbiamo vinto sugli spalti, questa è una delle cose che mi ha riportato davanti ai microfoni. La prima espressione che mi è venuta è quella di un presidente orgoglioso della propria tifoseria e che ringrazia per aver vinto. Abbiamo vinto la battaglia con le armi che potevamo avere quest’anno. Non sono rimasto solo, ci credevo a luglio, ci ho creduto durante un ritiro difficile e anche nei momenti complicati. Si vince anche quando si perde, quando c’è dignità. Noi con questa dignità ci avviciniamo alla sfida dei playoff. Quelli presenti stasera meritano di vincere un campionato”. 

Tra settore giovanile e l’esperienza dei senatori: il commento di Vigorito

Giovani, esperienza e rinascita. L’analisi di Vigorito: Ho ritrovato una parte del mio Benevento e quello del futuro. In questa squadra erano presenti i ragazzi del settore giovanile. Questo vivaio ha mandato calciatori in Serie A, B e ha riempito squadre di Lega Pro. Quest’anno la venuta di un direttore sportivo come Carli, al fianco di un settore guidato da Palermo, ha permesso di dare linfa alla prima squadra. Questa è la vittoria della società, ma anche del pubblico che hanno portato per mano questi ragazzi”. 

Credit: Benevento Calcio – Mario Taddeo

Puntare sul settore giovanile. Il presidente del Benevento conferma l’idea che adotterà per far rinascere la sua squadra: “Ho ritrovato il sogno di mio fratello e questa è la capacità di rigenerarsi. Sono sicuro che anche Ciro e Carmelo, tutti quelli che hanno fatto qualcosa per i nostri giovani, hanno guardato i nostri ragazzi dicendo che il Benevento sta arrivando alla sua missione. Il futuro non finisce oggi, ma comincia l’8 aprile. Con una squadra che prenderà da coloro che hanno dato molto sul piano dell’esperienza e chi ci ha messo l’inesperienza della gioventù. Sono finiti i tempi in cui si chiedevano contratti faraonici per ciò che si è fatto in passato. Faremo un campionato diverso e oggi giocheremo i play off con una speranza. Quest’anno sono 18 anni che stiamo insieme, il mio orgoglio è quello di aver avuto la capacità di rinascere insieme a noi. Non ha importanza se non vinceremo i play off, ma che continueremo insieme a realizzare il sogno di tanti ragazzi e di tutti noi”. 

Vigorito: “Non so se vinceremo i playoff, ma sicuramente lotteremo”

Dal sostegno dei tifosi all’appartenenza dei calciatori in campo: “Abbiamo vinto per quei colori giallorossi apparsi in curva, per quei cori. Abbiamo vinto perché i tifosi hanno visto in campo dei sanniti acquisiti. La cosa si è ripetuta come successe quando siamo retrocessi con il Genoa. Questa volta la gente ci ha dato la spinta per andare verso i play off. Non so se li vinceremo, ma sicuramente lotteremo. Il calcio si deve fare per amore, altrimenti è meglio restare a casa. L’amore non ha confini, ma è qualcosa che si dà. Stasera non mi aspettavo una cosa del genere, ma simili cose le danno gente con gli attributi”. 

Ora testa all’ultima parte della stagione per continuare a sognare in grande: Auteri e Carli hanno fatto la loro parte. Il nostro campionato comincia stasera. Un campionato con l’entusiasmo della gente che ha iniettato nelle vene dei calciatori i colori giallorossi. Battiamo su questo, sulla capacità di ritrovarci”.