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Yildiz e Huijsen: “The best is yet to come”

“Le qualità che deve avere un giovane per stare in prima squadra? Tecniche e morali. Esordisce così Massimiliano Allegri nel video pubblicato sul canale YouTube ufficiale della Juventus dedicato a Yildiz e Huijsen. I bianconeri hanno deciso di creare un contenuto per i due giovani talenti della Next Gen. Partendo dalle origini dei due calciatori, il video ripercorre attraverso i racconti dei protagonisti, il percorso fatto fino all’esordio in Serie A. Dalle motivazioni che hanno spinto i due ragazzi a trasferirsi a Torino ai programmi per il futuro. Perché, come recita il titolo, Il meglio deve ancora venire

Yildiz, dal Bayern Monaco alla Juventus

“Ho iniziato a giocare a calcio a 3 anni, e 6 sono stato chiamato dal Bayern Monaco. La Juventus mi ha offerto la migliore opzione a livello calcistico, ed è per questo che ho scelto di venire qui.” Ha raccontato così Kenan Yildiz il suo arrivo in bianconero. Nel video, Giovanni Manna, direttore sportivo dei bianconeri, ha parlato della prima impressione avuta sul giovane calciatore tedesco: “Kenan è arrivato in Primavera e appena è stato visto dai ragazzi dello scouting erano estasiati“.

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Mg Torino 09/08/2023 – amichevole / Juventus-Juventus Next Gen / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Kenan Yildiz

Anche Massimiliano Allegri è rimasto colpito dalle sue qualità e ne ha parlato così: Yildiz dal punto di vista tecnico è un giocatore che capisce dove si sviluppa il gioco, gioca molto verticale e ha grande tecnica individuale. Ce l’ha come dote naturale e questo è un vantaggio per lui.” Il turco ha anche spiegato il suo rapporto con l’allenatore livornese: Per il mister il calcio viene prima di tutto, quindi in ogni caso devi obbedirgli perchè comanda lui.” Proprio come fece dopo l’esordio in Serie A contro l’Udinese, quando dovette tagliarsi i capelli sotto ordine di Max. “Se li è tagliati immediatamente il giorno dopo, mi ha fatto piacere soprattutto perché vuol dire che è un ragazzo intelligente e che ascolta.”

Huijsen, dal calcio tennis con il padre all’esordio a San Siro

Nato ad Amsterdam e cresciuto in Spagna nel con il calcio nelle vene, Dean Huijsen cresce calcisticamente a Malaga, supportato dalla famiglia. “Mio padre è stato calciatore, io e lui giocavamo sempre a calcio tennis contro i miei fratelli.” Nell’ultimo anno tra le tante richieste ricevute, si ritrovò a dover scegliere tra Real Madrid e Juventus. L’idea di cambiare Paese e imparare una nuova lingua per il padre poteva risultare uno svantaggio, mentre per Dean potersi mettere in gioco è stata la motivazione principale. “In Primavera aveva fatto delle partite dove non sudava neanche, quindi abbiamo deciso di alzargli il livello. Già dai primi allenamenti con noi si era capito che era un calciatore di grande prospettiva”. Così Massimo Brambilla allenatore della Next Gen su Huijsen.

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L’esordio ufficiale con la prima squadra per lui arriva a San Siro contro il Milan, subentrato nel finale al posto di Gatti. “Quando sono andato a dormire ho sognato di entrare, ed è successo”. Prima dell’ingresso in campo Allegri si avvicina a lui: “Gli ho messo una mano sulla testa perché credevo valesse più di tante parole. Ha finito la partita giocando con sicurezza e tranquillità, facendo sempre le scelte giuste di passaggio”. Sulle qualità del giocatore non ha dubbi invece: “Dean è un giocatore molto sicuro di se stesso quando gioca, molto bravo con i piedi e soprattutto molto intelligente. Di conseguenza trasferisce il tutto quando è in campo nella lettura delle situazioni”. Yildiz e Huijsen, come dice Guido Vaciago nel video, sono due icone di questo nuovo modo di fare calcio della Juventus. Lanciare in prima squadra giocatori di 18 anni, trasmettendogli fiducia e dando loro la possibilità di sbagliare e crescere”.