É la vigilia del match tra Taranto e Pescara. Il match, valido per la 36^ giornata, andrà in scena sul campo dello “Iacovone” con fischio d’inizio alle 14:30. La formazione allenata da Zeman è reduce dalla vittoria casalinga contro la Virtus Francavilla (4-1), raggiungendo quota 59 punti in classifica. A due giornate dal termine della regular season, l’obiettivo per i biancazzurri resta quello di consolidare il terzo posto in classifica, inseguita dal Picerno a quota 55 punti. Dall’altra parte, c’è il Taranto di Eziolino Capuano alle prese con la lotta salvezza. I rossoblù arrivano alla gara contro il Pescara dopo il ko di misura contro il Crotone.
A scandire l’attesa per il match è l’allenatore del Pescara Zdenek Zeman.
L’allenatore Zeman ha presentato la gara contro il Taranto: “Ci saranno le stesse difficoltà della gara d’andata. Il Pescara ha giocato tanto ma senza finalizzare. Loro giocano in fase difensiva, ma avanti improvvisano. Spero che noi terremo alti i ritmi, provando a giocare in maniera veloce. Dobbiamo essere bravi a non farli ripartire”. In seguito, la condizione dei suoi: “Mancheranno gli squalificati Brosco e Milani e Plizzari infortunato. Per il resto è stata una buona settimana. Pellicani? Sta bene e non ha problemi. Anche Gyabuaa sta bene, ma è ciò che dice lui, non io”. Dopo, l’allenatore è tornato sui punti che dovrebbero essere migliorati: “Sul piano tattico ancora non ci siamo, dobbiamo fare cose diverse. Abbiamo bei numeri, ma contano poco perché servono le vittorie. L’aritmetica dice che dobbiamo vincere due gare per avere il terzo posto, dunque dobbiamo pensare a noi stessi e non agli altri”.
Zeman, inoltre, non ha riservato parole riguardo altri componenti della squadra: “Kolaj deve crescere tatticamente. Spesso vuole la palla ma non sa cosa farci. Cuppone, invece, corre più dei compagni. Se ci sono difese chiuse e si prova a ripartire lui è ottimo. Infine, Vergani vale tanto anche se non dà la sensazione di impegnarsi, ma se entra in sintonia con i compagni può far bene. Gozzi? Tatticamente non mi convince, ma fisicamente c’è”. Infine, alla domanda su Eziolino Capuano: “Lo frequentavo quando ero a Salerno e lui veniva al bar. Ha le sue idee, spesso riesce a convincere le proprie squadre e questo è importante. É un lavoratore con le sue idee, ma poche volte ha avuto squadre per primeggiare”.
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