Palermo, Amauri: “Per tornare a vincere serve un cambio di mentalità”

6 Novembre 2021

Redazione - Autore

Torna a parlare della sua Palermo Amauri. L’ex centravanti rosanero si è espresso su quello che è il periodo della società – che in Serie C, girone C è al quarto posto – e del suo passato, segnato dalle reti in maglia palermitana.

LA SPINTA IN PIÚ DEL BARBERA

Il boato dei tifosi del Renzo Barbera dopo ogni sua rete, difficilmente Amauri dimenticherà le emozioni vissute in maglia rosanero, due stagioni di assoluto livello che gli valsero il passaggio poi alla Juventus. Un legame quello tra Amauri e la piazza palermitana che non si è mai perso nel tempo: “Palermo, insieme a Parma e Juve, è una delle squadre a cui sono rimasto più legato – ha così dichiarato l’ex rosanero – Non posso che parlarne bene, è stato un periodo fantastico. Mi auguro che una piazza del genere possa tornare al più presto in Serie A, ne guadagnerebbe anche il campionato. Giocare al Barbera è semplicemente magico”.

SERVE UNA SVOLTA PER TORNARE A VINCERE

20 punti e terzo posto in campionato, un ottimo avvio quello dei ragazzi di Filippi che nonostante un girone pieno di insidie, come il C, hanno saputo trovare una buona continuità di risultati. Sin qui sono 5 le vittorie stagionali, 5 i pareggi e due sole sconfitte. Le parole di Amauri sul periodo in campionato dei rosanero: “Il campionato che stanno disputando in questa stagione mi sembra in linea con quello dell’anno passato quando sono usciti ai playoff. Mi dispiace doverlo ammettere – commenta Amauri – ma credo la società debba cambiare al più presto mentalità per poter vincere e tornare in Serie B. Ho ancora tanti amici a Palermo con cui mi confronto quotidianamente ed anche loro la pensano allo stesso modo”.

DUE ANNI FANTASTICI

Due annate con la maglia del Palermo marchiate a fuoco con 27 gol, tutti di straordinaria bellezza. Difficile per Amauri scegliere il migliore tra i ricordi della sua parentesi in rosanero:  “La doppietta alla Juve del 2008 è sicuramente tra i miei ricordi più belli. È comunque difficile individuare un momento preciso, sono stati due anni fantastici. Anche nel momento dell’infortunio ho ricevuto tanto supporto e messaggi da tifosi e società. La vittoria dopo 40 anni a San Siro col Milan è stato un altro momento speciale, insieme al gol contro la Fiorentina del 2006”.