L’Angeli custode. L’Imolese ringrazia Matteo Angeli, giovanissimo difensore classe 2002 che nell’ultimo weekend ha messo a segno la sua quinta rete stagionale. La quinta marcatura in tredici partite, numeri da capogiro per un calciatore utilizzato sulla linea difensiva e per giunta tra i più giovani dell’intero torneo. L’ennesima rete che dimostra tempismo, tecnica e una forte mentalità da parte del calciatore. Che, con la sua prodezza, ha contribuito al 2-2 finale contro il Gubbio, permettendo ai suoi di ritornare in zona playoff con 19 punti.
Si può tranquillamente dire che Angeli sia diventato, in pochissimo tempo, l’oro di Imola e la fortuna del suo allenatore Fontana. Il ragazzino si farà, le spalle strette stanno per diventare un lontanissimo ricordo e che la personalità ed il temperamento siano da calciatore scafato è già fuori discussione. Perchè il giovane Matteo ha imparato a segnare solo gol pesanti, sia in casa che in trasferta. Oltre i gol, però, c’è tanta applicazione e…mestiere, nonostante l’età.
Angeli si è formato, sia come uomo che come calciatore, neI floridi vivai di Torino e Milan. L’Imolese, lo scorso anno, ne ha rilevato le prestazioni a titolo definitivo, dandogli la possibilità di crescere gradualmente in un ambiente ideale. Sul finire della scorsa stagione era riuscito a guadagnarsi la maglia da titolare, chiudendo il campionato in crescendo. Da quest’anno, invece, ecco che si avvia verso la definitiva consacrazione. E l’Imolese già si frega le mani, coccolandosi uno dei suoi tanti talenti.
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