Bari campione d’inverno: +8 sul secondo posto nel segno di Pucino, Botta e Antenucci

I biancorossi superano per 3-1 il Taranto e vincono il derby

12 Dicembre 2021

Luca Guerra - Autore

Il Bari va in fuga, a +8 sulla coppia Palermo-Turris e a +9 sul trio Monopoli-Avellino-Catanzaro nel girone C di Serie C. Lo fa grazie al 3-1 nel derby del San Nicola contro il Taranto: le firme sono quelle di Pucino, Botta e Antenucci, inutile il centro di Giovinco a giochi già chiusi. Stesso risultato dell’ultimo precedente, risalente al 1992.

Pucino guida il Bari campione d’inverno. E replica ad Avellino

Minuto 14 del primo tempo: calcio di punizione dal limite dell’area, Ruben Botta lascia il pallone a Raffaele Pucino. E la scelta è corretta. Destro a giro che supera la barriera e Chiorra. 1-0 e dodicesimo marcatore mandato in rete dal Bari in stagione. Gol firmato al termine di una settimana di polemiche a distanza con Avellino. Pucino non si sottrae alla replica. “Calcio spesso in quel modo, sono felice di aver firmato un gol importante in una partita cosi sentita. Ora sto bene, non dimentichiamo che sono arrivato qui a inizio settembre e dovevo mettere chilometri nelle gambe. La polemica con Avellino? Ci tengo a fare chiarezza, nomi non ne ho fatti. Quella sera non riuscivo a prendere sonno e mi sono messo a contare le pecorelle. Mi spiace che l’ad dell’Avellino D’Agostino abbia addirittura detto che serve una patente per i social”.

Botta “pupillo” di Polito che balla il tango

L’ultima tappa di Pucino prima di Bari era stata Ascoli, dove aveva lavorato con il direttore sportivo Ciro Polito. Una volta a Bari, Polito lo ha atteso. Fino all’1 settembre, quando il difensore ha firmato con i pugliesi dopo un’estate da svincolato. E in biancorosso ha trovato Ruben Botta, “pupillo” proprio del ds sin dai tempi di Ascoli. “Lo seguivo già allora” ha ribadito più volte Polito quando lo ha portato a Bari. E Botta ha ripagato: il sinistro (deviato da Granata) valso il 2-0 è il quarto gol in stagione, unito a sette assist. C’è il suo piede sul 30% delle 34 marcature messe a segno dalla squadra di Mignani quest’anno.

Antenucci “vede” i 50 centri

Da un mese e mezzo è tornato un’assoluta sentenza per gli avversari: identikit di Mirco Antenucci, che a 37 anni non ne vuole sapere di smettere di essere un pericolo pubblico per le difese avversarie. Minuto 60: Paponi entra in area quasi con un’azione rugbistica e appoggia per il numero 7. Porta nel mirino, controllo e diagonale che passa nell’unico pertugio possibile. 3-0 che chiude in anticipo la partita (il rigore respinto da Frattali su Saraniti e ribadito in rete da Giovinco permetterà al Taranto di griffare il tabellino) e centro numero 47 in due anni e mezzo con il Bari. Quota 50 (in 86 partite ufficiali) è vicina.

Pucino, Botta, Antenucci. Tre firme che accompagnano il Bari al big match di Palermo, in programma domenica prossima contro una delle due vicecapoliste: il distacco sul secondo posto oggi è di 8 punti, lo stesso che aveva la Ternana un anno fa sui biancorossi. E che vale il titolo di campione d’inverno. Anche se, come spiega l’allenatore Michele Mignani, “i traguardi volanti non contano. Conta il finale”.