Bari, il baby tifoso chiede la maglia e D’Errico lo accontenta dopo il gol

Il racconto del padre del giovane tifoso del Bari: “Aveva scritto il cartello poco prima del fischio d'inizio nella speranza che il suo idolo gli desse la maglia"

10 Ottobre 2021

Luca Guerra - Autore

Primo gol con il Bari e regalo della maglia per un giovanissimo tifoso. Questo il succo dello splendido pomeriggio vissuto al San Nicola contro la Turris da Andrea D’Errico. A fine gara ha donato la sua maglia a un piccolo fan, che nel prepartita aveva mostrato una richiesta esplicita su un cartellone in tribuna Ovest: “Andrea, mi regali la maglia?”.

Detto, fatto, come raccontato da Gianni, papà del baby tifoso, sui social: “Aveva scritto il cartello poco prima del fischio d’inizio nella speranza che il suo idolo gli desse la maglia – spiega – e alla fine lui vede il cartello si avvicina e la maglia gliela regala per davvero”. Riconoscenza che incrocia il tifo: “Complimenti Andrea per la straordinaria partita e per aver reso felice mio figlio”.

Bari, D’Errico: “Non avevo l’ossessione del gol”

Un’emozione bellissima, soprattutto sentire il boato del tifo. Non avevo l’ossessione di segnare, l’importante sono i 3 punti” replica D’Errico in conferenza stampa. “E’ stato fondamentale pareggiarla subito. Loro attaccavano con molti uomini, ti costringono a star basso e a fare fatica nelle scalate. Abbiamo preso gol evitabili ma faccio i complimenti alla Turris, noi nel finale siamo stati bravi e fortunati nell’occasione del salvataggio di Terranova“.

Il centrocampista individua i fattori determinanti per la vittoria: “Abbiamo avuto una grande reazione, da grande squadra, sono felice. E’ presto ma ci sono segnali positivi. Il peso di questa vittoria è importante, nella ripresa siamo entrati subito forte in campo. Create tante occasioni e c’era anche un rigore per noi. All’intervallo il mister ci ha detto di provarci fino alla fine. Loro attaccavano tanto quindi concedevano sempre qualcosa. Dovevamo essere più cinici. Alla fine potevamo farne anche altri, oltre il quattro”.