Cara C… ti scrivo, Calaiò e quei campionati con Napoli e Parma: “Vi racconto tutto”

Calaiò è stato il trascinatore di Napoli e Parma in serie C. Con i suoi gol ha fatto letteralmente sognare due piazze che vivono di calcio. Nella nostra intervista i ricordi dei gol e delle partite più belle in terza serie.

23 Settembre 2021

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Emanuele Calaiò è stato il bomber per eccellenza di Napoli e Parma in Serie C. Impossibile non legare i ricordi e le vittorie di queste due squadre anche alla figura dell’Arciere, capace di totalizzare ben 40 gol in C in 92 presenze (48 col Napoli, 36 a Parma e 8 a Pescara). Il campionato di serie C vinto a Napoli per me è stato il più importante della carriera – racconta Calaiò ai nostri microfoni –  Volevo testare il mio carattere, la mia personalità. La piazza di Napoli è competente, esigente, mette pressioni ed io ero ancora abbastanza giovane. E poi calcisticamente lì potevo soltanto migliorare. Penso che se un calciatore riesce ad esprimersi e a giocare bene a Napoli, poi può giocare dappertutto. Sono stati gli anni della rinascita azzurra, fortunatamente piano piano siamo riusciti poi a riportare quella squadra dove merita di stare”.

La C dista qualche anno ma l’entusiasmo è immutato: “Sono fiero ed orgoglioso di aver fatto parte della storia del Napoli”. Ma guai a fargli notare che, sia quel Napoli sia il Parma della stagione 2016/17, fossero delle vere e proprie corazzate. “Vincere non è mai semplice. E’ complicato in ogni categoria, dalla A alla Terza Categoria. Sia col Napoli che col Parma è stato molto difficile trionfare in C. Essendo due squadre e due piazze con una storia importante alle spalle, le squadre avversarie impiegavano il triplo delle forze quando ti affrontavano. Certo, erano sicuramente due grandi squadre, ma soprattutto col Napoli fu ancora più complicato: affrontavamo il girone C, quello meridionale, e al Sud vai a giocare in stadi bollenti con tifoserie ed ambienti incredibili”.

Calaiò, i ricordi, le partite memorabili ed i gol con Napoli e Parma

Il libro dei ricordi rivela altri capitoli: “Sono legato a tante partite. Ricordo il primo gol al San Paolo, in un posticipo, contro la Reggiana. Una prima volta incredibile, davanti a circa 60mila spettatori. Da brividi ancora ora se ci penso. Anche la vittoria col Perugia, sempre di quell’anno, la ricordo ovviamente con grande emozione: fu la gara che ci diede la certezza matematica dell’approdo in serie B. In quella partita siglai anche il mio gol più importante, un colpo di testa che spianò la strada verso il 2-0 e dunque verso il trionfo finale. Col Parma, invece, impossibile non menzionare la scalata fatta ai playoff. La gara in semifinale e la conseguente finale, a Firenze, le ricordo con particolare gioia ed emozione. In maglia gialloblu, il gol più bello ed importante l’ho segnato al Pordenone in rovesciata, allo scadere. Perdevamo 2-1 e la ribaltammo, vincendo poi 3-2. Quella partita ci consentì di arrivare ai playoff da seconda, alle spalle del Venezia campione, avendo cosi la possibilità di puntare anche su eventuali pareggi nei 90 minuti per salire in B”. 

Calaiò e la nuova vita da dirigente

Oggi, invece, nella sua seconda vita da dirigente e talent scout Calaió va a caccia di giovani che possano emularlo: “Ad un giovane consiglierei sempre di fare tanta gavetta e di farsi le ossa in serie C, è un campionato formativo non solo dal punto di vista calcistico ma anche di personalità, caratteriale. Per me è un passaggio importantissimo, perché acquisisci basi che poi ti permettono di affrontare anche tornei più importanti come quelli di B e A”.