Catania, il Tribunale dichiara decaduta la trattativa con Benedetto Mancini

L'imprenditore non si è presentato in città: la cessione del ramo d'azienda non sarà affidata a Mancini

Catania Mancini
8 Aprile 2022

Redazione - Autore

Clamoroso ribaltone a Catania. Nelle scorse settimane, il titolo sportivo dei rossazzurri sembrava essere destinato alla società di Benedetto Mancini. L’imprenditore, che si era presentato come l’uomo che avrebbe acquistato il Catania per salvare club e tifosi, è adesso fuori dalle trattative.

Credit foto: Unica Sport

Catania, decaduta la trattativa con Benedetto Mancini

Sono confermate le indiscrezioni dei colleghi di Unica Sport, secondo cui venerdì 8 aprile il Tribunale di Catania ha dichiarato decaduta la trattativa con Mancini. In mattinata, infatti, l’imprenditore era atteso in città per le 11, ma non si è presentato. La cessione del ramo d’azienda adesso per il Tribunale non è più una via percorribile con Mancini, che nelle scorse settimane aveva addirittura creato il logo della sua società e anticipato alcuni dettagli sul futuro organigramma ai tifosi. Si attendono adesso ulteriori sviluppi sull’esercizio provvisorio dei rossazzurri.

Le dichiarazioni dei rappresentanti di Mancini

Come si legge su Unica Sport, i rappresentanti di Benedetto Mancini, il dott. Mario Coppa e l’avv. GIuseppe Spadaro, hanno chiarito la situazione: “Nel momento in cui i destini immediati della principale squadra calcistica cittadina sono affidati, ancora una volta, alla saggezza del nostro Tribunale, riteniamo esaurita la nostra esperienza di assistenza nei confronti dell’unico soggetto economico manifestatosi interessato nei confronti di una realtà sportiva verso cui è conclamata l’indifferenza della classe imprenditoriale locale”.

“Pur augurandoci che possano sempre intervenire tutti gli opportuni chiarimenti, non possiamo non rilevare come il ripetersi di episodi poco qualificanti ed il perdurare di incertezze su aspetti basilari dell’operazione collidano col nostro modo di intendere l’attività professionale e tolgano spazio al nostro intervento, che era stato sin dal primo momento concepito e portato avanti come forma di disinteressato servizio nei confronti della Città”.