News

Ceravolo e i suoi quadri per la casa…del Padova: tra promesse e pop-art

L’artista Fabio Ceravolo è ritornato a disegnar quadri per la casa…del Padova. E lo fa anche per LaCasadiC.com, in esclusiva. Che poi, a dirla tutta, fossero solo quadri. Perché Fabio, per gli amici la Belva, di perle nella sua carriera ne ha disegnate davvero tante. Quasi tutte su tela e in quel rettangolo verde. Il quasi che ci permettiamo di aggiungere viene naturale, perché anche ad un bomber-artista infallibile come Ceravolo capita di segnare il gol più bello di tutti o di portare alla vita il quadro più emozionante del mondo lontano dal campo e dalla tela. 

Quest’opera d’arte, ovviamente, porta un nome: “Si chiama Edoardo, ha un anno e dieci mesi. Lui è la miglior opera ed il miglior gol che abbia mai fatto. Una sensazione indescrivibile diventare padre”. Inizia così la chiacchierata con l’attaccante che ha finora siglato 3 reti con la maglia del Padova, spedendola al primo posto in solitaria a punteggio pieno. Un’esperienza che ha il dolce retrogusto della rivincita e arriva dopo montagne di gol in giro per l’Italia, con le maglie di Reggina, Ternana e Parma, tra le altre: “La possibilità di venire al Padova è nata negli ultimi giorni di mercato: a Cremona avevo un altro anno di contratto ma tra me e la società non c’era più quel feeling. Volevo rimanere in serie B, poi conoscendo il direttore Sogliano e parlando con lui mi ha convinto subito ad accettare Padova”.

Anche perchè la voglia di riscatto, dopo la parentesi Cremona, era davvero tanta: “Certo, in serie B dopo due anni difficili non percepivo negli addetti ai lavori la stessa voglia degli anni scorsi di investire su di me e mettermi al centro di un progetto. Insomma, non vedevo le prospettive per fare un’annata da protagonista in B. Quindi, dopo 3-4 incontri con il direttore sportivo Sogliano, ho accettato l’ipotesi. Qui la cittá è stupenda, si vive benissimo. Parliamo di una piazza blasonata. Dopo l’annata scorsa, molto difficile da digerire, volevo essere utile alla causa e dare una mano per riprovare quest’anno a raggiungere l’obiettivo”.

Ceravolo, il Padova e quel timore iniziale spazzato via subito

Avevo paura di trovare un gruppo di ragazzi sfiduciati, delusi dall’annata appena trascorsa e dalla finale playoff persa ai calci di rigore, dopo un campionato che li aveva visti in testa alla classifica a lungo – confessa Fabio nel suo racconto –  ho trovato invece quasi l’opposto: un gruppo solido, pieno di entusiasmo. Gran merito ce l’ha anche mister Pavanel, è stato molto bravo a creare l’ambiente giusto. I risultati ci stanno aiutando tantissimo e speriamo di proseguire ancora così”. 

Ad un calciatore di tale esperienza risulta quasi impossibile non chiedere un parere sull’impatto e sulle condizioni in cui ha ritrovato la serie C. L’ultima volta, pensate, nel lontano 2006 con la maglia del Pisa. Altri tempi e, per certi versi, un altro calcio: ”Non ho vissuto tantissimo la serie C nel corso della mia carriera ma ricordo bene l’esperienza al Pisa, anche se è passato un po’ di tempo”. Le differenze sono relative: “Devo dire che però ho trovato un livello generale buono e squadre organizzate, guidate da allenatori preparati, con un’identità di gioco chiara. Questa è una categoria che ha un seguito incredibile. Parliamo di un campionato molto importante, dove giocano tanti giovani italiani che dobbiamo valorizzare e che bisogna far crescere. Il livello sia tecnico che organizzativo mi sembra alto e di questo sono molto felice”.

Il bomber…pop che si ispira a Warhol e Lichtenstein

Ora, però, scopriamo anche il lato artistico di Ceravolo. Sì, perché come dicevamo in apertura l’altra grande passione di Fabio è l’arte. Nel tempo libero si diverte a dar forma a pensieri ed emozioni. E perché non chiedergli di legare qualche compagno ad un’opera ad arte? “No, dai, ancora no. Purtroppo per questo è ancora presto, sono qui da un mese circa soltanto. Non conosco bene tutti per dire chi legherei ad un determinato quadro. L’arte è la mia passione, amo i colori accesi e sono un grande amante della Pop-Art. Mi ispiro ad Andy Warhol e Roy Lichtenstein

Nessun compagno legato ad un’opera d’arte ma in compenso… “In compenso posso dire che ora ho la cornice della prossima opera, all’interno il quadro lo disegnerò a fine campionato, quando sapremo cosa abbiamo raggiunto e dove siamo arrivati. La cornice vi anticipo che ha un bell’impatto, ora dentro va messo il quadro giusto”. Un’autentica promessa, bomber. E appuntamento a fine campionato. Per un’altra grande opera d’arte firmata Fabio Ceravolo.

Redazione

Recent Posts

Ha medie da Nazionale ma ha solo 20 anni: l’attaccante del futuro è giallorosso | Più di un gol a partita in Campionato

Una media da Nazionale, ma di chi si tratta?  Incredibile ma vero, solo 20 anni…

45 minuti ago

Cosenza in Serie C? Ecco quando potrebbe arrivare la retrocessione

I rossoblù sono ad un passo retrocessione in Serie C: le combinazioni Il Cosenza sta…

1 ora ago

Guida ai playoff: Arezzo, parola d’ordine ‘continuità’

Il racconto della stagione della squadra amaranto, alla ricerca di continuità dopo un ottimo finale…

1 ora ago

Sulla strada dei sogni, Cutolo: “Playoff difficili, ma vogliamo arrivare il più lontano possibile”

Il Ds del club amaranto è intervenuto ai microfoni de LaCasadiC.com in vista dell'inizio dei…

1 ora ago

Guida ai Playoff – Pescara, tra stabilità ritrovata e ambizioni nascoste

Come arriva ai playoff la quarta classificata del Girone B di Serie C Con 67…

2 ore ago

Guida ai playoff: Gubbio, sognare non costa nulla

Gli umbri hanno chiuso all'11° posto con 48 punti la regular season e parteciperanno ai…

2 ore ago