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Caos Brindisi, botta e risposta fra Pozzessere e un possibile acquirente

La retrocessione avvenuta sul campo non ha cessato i problemi del Brindisi. In casa biancoceleste continua ad esserci una situazione complicata e c’è il rischio fallimento. La squadra pugliese, infatti, in questo momento è privo di un proprietario. Negli scorsi mesi Rinaldo Zerbo si era mostrato intenzionato a rilevare il club. Ma ad oggi nulla è deciso. Durante la trasmissione “Passione Brindisi”, in onda su Antenna Sud, è stato proprio l’imprenditore torinese a spiegare quella che è l’attuale situazione circa la sua possibile acquisizione. Ciò ha scaturito una dura risposta dell’attuale vicepresidente brindisino Damiano Pozzessere. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa è accaduto.

Zerbo: “Pozzessere aveva paura di perdere la leadership”

Zerbo, in collegamento telefonico, ha accusato Pozzessere. Queste le sue parole: “Hai contribuito alla mala gestione del club e mi hai impedito di entrare in società“. L’imprenditore si è poi esposto anche sulla trattativa con Arigliano: “Fui chiamato a febbraio e Teodoro Arigliano era disperato. Mi chiese di sistemare le cose. In primis Arigliano voleva 500.000 euro, poi 400.000 per cedere le quote. Era una situazione molto confusa ma nonostante questo ero pronto a chiudere l’operazione. Damiano Pozzessereha aggiunto Zerbosi è però messo in mezzo perchè aveva paura di perdere la leadership“.

Credit: Cosimo Elmo

“So che il tempo è scaduto ma la situazione è sotto controllo”

Immediata la risposta del vicepresidente: “Non è assolutamente vero che ho impedito l’ingresso in società di Zerbo, ricorso solamente che qualcuno mi chiedesse che il figlio dovesse giocare a prescindere. Se davvero ha un progetto valido posso solo essere felice per il Brindisi. Sinceramente – ha proseguito Pozzessere – il dottor Zerbo l’ho incontrato solo dieci minuti e mi disse che voleva acquisire il club“.

Su una propria possibile acquisizione dichiarata trenta giorni fa, invece, Pozzessere ha detto: “So di aver chiesto determinati giorni in conferenza stampa e che il termine da me dato è scaduto ma c’è bisogno ancora di tempo. La situazione, però, è sotto controllo“.