Egharevba: l’offerta del Milan, Mancini e quel ricordo con Vlahovic

Ecco come è andata

Egharevba
14 Gennaio 2023

Redazione - Autore

Destiny Egharevba è ufficialmente un nuovo giocatore del Fiorenzuola. Il calciatore arriva dalla Fiorentina, dopo l’ultima esperienza in C alla Vis Pesaro: U.S. Fiorenzuola 1922 comunica di aver acquisito a titolo temporaneo fino al 30/06/2023 le prestazioni Destiny Egharevba, esterno offensivo classe 2003 di prorietà di AC Fiorentina. Dotato di fisicità e velocità, Egharevba ha mosso i primi passi nel settore giovanile del Chievo, settore giovanile dove si è messo in luce soprattutto con la Primavera, dove ha realizzato 6 goal in 21 presenze. Nel 2021 è poi passato alla squadra Primavera della Fiorentina, club con il quale ha accumulato 26 presenze e 5 gol tra tutte le competizioni, guadagnandosi anche 4 presenze con la Nazionale Italiana Under 19 e 3 convocazioni con la prima squadra di Mister Italiano. Durante la sua esperienza con la Primavera della Fiorentina, Egharevba ha anche conquistato Coppa Italia e Supercoppa Italiana Primavera, prima di passare nella prima metà di questa stagione alla VIS Pesaro in Serie C Girone B, società con cui ha totalizzato 14 presenze. A Destiny, che ha scelto la maglia numero 77 ed è già a disposizione di Mister Tabbiani e del suo staff, il benvenuto in rossonero da parte di tutta la società U.S. Fiorenzuola 1922″.

Gli inizi di Destiny Egharevba

Il calciatore parlava così lo scorso settembre, ripercorrendo tutte le tappe della sua giovane carriera partita a Verona: «Sono arrivato al Chievo che avevo 10 anni e sono andato via che ne avevo 18. Ho fatto tutte le giovanili, arrivando fino alla prima squadra. Sono arrivato che ero un bambino e sono andato via non dico da uomo ma da ragazzo molto maturo». Poi continua parlando del passaggio alla Fiorentina: «C’erano un po’ di squadre a volermi, tra cui il Milan, però la Fiorentina è stata quella che mi ha cercato di più e la prima a chiamarmi quindi credo d’aver fatto la scelta giusta».

Credit: Martina Cutrona

Gli allenamenti con Vlahovic

Destiny e l’avventura in viola: «Sono arrivato a Firenze l’anno scorso ad agosto e mi sono trovato benissimo (…) Dopo il primo gol che ho fatto in Primavera contro il Pescara è arrivata la chiamata da Italiano. Ho fatto quattro giorni di allenamento e il giorno dopo c’era la rifinitura con la convocazione. Quando sono arrivato a casa mi ha chiamato il direttore della Primavera che mi ha detto ‘Guarda Destiny, domani non sei con noi ma sei con loro. Ci sta che ti convochi anche, quindi fatti trovare pronto’. Il giorno dopo sono andato a pranzare con gli altri e mi ha chiamato Italiano, che mi ha convocato. Ho fatto panchina con lo Spezia e mi ricordo che c’era ancora Vlahovic a cui ho rubato tantissimo». Poi continua sull’attaccante serbo: «Ricordo che Vlahovic quella partita ha segnato una tripletta. Mentre mi stavo scaldando sono tornato in panchina e Vlahovic ha detto ad Italiano ‘Fai entrare Destiny‘, però era l’80 e aveva già finito i cambi. La settimana dopo c’era la Juventus, ho fatto un’altra settimana di allenamento e un’altra panchina».

Italiano Fiorentina

La prima convocazione in nazionale

La prima volta in azzurro non se la scorderà mai: «La prima convocazione in nazionale è stata inaspettata, in Under 19 non ci speravo. Il mister mi si avvicina e mi fa ‘Ti ha convocato Mancini‘ e io ero tipo ‘Cosa stai dicendo?’. Poi sono andato negli spogliatoi e mi è arrivata la chiamata del direttore che mi ha detto ‘Complimenti sei stato convocato per la nazionale Under 18‘. Una notizia indescrivibile»

Mancini

Il trasferimento a Pesaro di Egharevba

Egharevba svelò anche alcuni retroscena riguardanti il suo arrivo alla Vis: «Appena è finita l’estate mi sono preso qualche settimana per decidere, poi è arrivata la Vis e non cercava semplicemente un giovane: cercava Destiny. Quindi non è stata una scelta difficile. (…) Appena sono arrivato sono stato accolto molto bene da tutti. L’obiettivo di quest’anno è sicuramente migliorare tanti aspetti rispetto all’anno scorso. A livello personale fare tanti gol e aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi». Poi parla del sostegno proveniente dagli spalti: «I tifosi sono incredibili. Ti danno affetto e sono calorosi anche quando sei un po’ nervoso. Li sento sempre, sia quando siamo in vantaggio sia quando siamo sotto. È una bella sensazione, devo dire che sono molto calorosi»