Dalla Juve al Genoa a suon di gol: Petrelli a Carrara segna per rilanciarsi

La giovane promessa della Juve è il nuovo attaccante della Carrarese

petrelli ronaldo
3 Febbraio 2022

Filippo De Gradi - Autore

Toccare il cielo con un dito per poi tornare con i piedi per terra. Sognare ad occhi aperti per poi fare i conti con la realtà. La carriera di Elia Petrelli è un continuo ritorno. Corsi e ricorsi. Corse e rincorse. Sempre dietro ad un pallone. Con una grande costante: il gol. La componente che ha sempre caratterizzato la sua carriera e che dovrà ritrovare ora, tra i marmi di Carrara.

Di Natale Carrarese

Credit: Carrarese Calcio 1908 – Gianni Barbieri

L’oro di Carrara

Una carriera che non decolla dopo i deludenti prestiti con Reggina e Ascoli. Ed ecco allora il ritorno in Serie C. Una categoria che conosce bene e dove ha già segnato. C di…Carrara. La sua nuova avventura nella città di Bernardeschi e Buffon, bianconeri proprio come è stato lui. L’occasione giusta per rilanciarsi. Per ritornare al gol. Per diventare grande. Sono bastate solo 3 partite al centravanti classe 2001 per sbloccarsi con la sua nuova maglia. All’Adriatico di Pescara, per il recupero infrasettimanale della 21^ giornata, ci ha pensato proprio Petrelli a rimettere il risultato in pareggio. Un ‘cucchiaio’ dolcissimo per superare Sorrentino e per permettere ai suoi di uscire da un campo difficile con un punto. Il terzo pareggio consecutivo, che permette però alla Carrarese di rimanere, al momento, dentro ad un piazzamento ai playoff.

Da Cesena alla Juve con l’amico Fagioli

Ma andiamo con ordine. La carriera di Petrelli inizia in Emilia Romagna: Savignano, la sua città, Ravenna e poi, finalmente, Cesena. Il ragazzo si mette subito in mostra. Come? Ovviamente segnando. Un gol dopo l’altro che apre una porta dopo l’altra. Si va Torino, la maglia è sempre bianconera e la squadra è la Juventus. Voluta fortemente da Elia, tanto da rifiutare Atalanta, Milan e Inter. Inizia sotto età con l’Under 17. La differenza è solo nella carta d’identità, perchè in campo Petrelli si impone facendo sembrare piccoli i suoi avversari. Alla prima stagione 13 gol in 14 partite , 25 in 29 alla seconda. Elia segna. Tanto. In tutti i modi. E, soprattutto, sempre. Una costante. Proprio come l’amicizia con uno dei suoi compagni, il talentuoso Nicolò Fagioli. Compagni di squadra, di stanza e di chiacchierate. Un rapporto che in campo si vede eccome. Un rendimento che gli vale la chiamata nelle Nazionali giovanili e, poi, in Primavera. Due stagioni sempre all’insegna del gol che gli regalano anche l’esordio tra i professionisti.

La Juve di Allegri e Ronaldo, l’esordio in Under23 e il Genoa

Una giornata indimenticabile. Non l’unica in bianconero. Il suo talento a Torino non passa inosservato e spesso viene chiamato dalla prima squadra. Max Allegri stravede per lui. Gli ricorda Mandzukic anche se “è quasi follia paragonarmi ad un giocatore così importante”, dirà ai microfoni di gianlucadimarzio.com. I piedi sono ben saldi a terra. Ma sognare è lecito. E il sogno continua anche nell’amichevole a Villar Perosa dove incontra Cristiano Ronaldo, con cui avrà anche il piacere di allenarsi. All’inizio della stagione 2020-2021 gioca con l’Under 23 in Serie C. Il rendimento resta costante: 4 gol e 5 assist in 15 partite. Una in particolare da segnare sul calendario: quella contro la Pistoiese. Una tripletta, una delle tante ma la prima da professionista, sotto gli occhi attenti di Andrea Pirlo. Ma i bianconeri non sono gli unici a tenerlo d’occhio . Nel gennaio 2021 la Juventus chiude un’importante trattativa per Rovella del Genoa, suo compagno in Nazionale. I liguri non hanno dubbi e nell’affare viene inserito anche Elia. Dopo tanti anni, Petrelli saluta il bianconero. Un addio inaspettato. L’inizio di una nuova avventura.

A cura di Filippo De Gradi