Chiamatelo dottor Faedo: l’incredibile storia del difensore della Virtus Verona

Nell'intervista esclusiva concessa a LaCasadiC, Faedo ci aveva raccontato la sua storia: dall'Eccellenza alla Virtus Verona, passando per la laurea

24 Gennaio 2024

Redazione - Autore

Gli esami non finiscono mai…forse. Ma per Carlo Faedo, difensore della Virtus Verona e che è pronto a una nuova avventura in maglia Padova (LEGGI QUI L’ARTICOLO COMPLETO) parecchi sono stati già messi alle spalle. Il giovane calciatore, nato nel 1999 ha festeggiato nel settembre del 2021 la sua laurea in Ingegneria chimica e dei materiali. “Il momento più importante ed emozionante è stato quello della discussione della tesi – racconta a LaCasadiC.com – ero un pochino in ansia, ma una volta superata la discussione poi è fatta e resta soltanto la proclamazione”.

Ai nostri microfoni lo stesso Carlo (pardon, il dottor Faedo) nel settembre del 2021 ci aveva raccontato emozioni e stati d’animo di uno dei giorni più importanti della sua vita. “E’ stata una giornata bellissima, c’erano i miei parenti con me perché si è tenuto tutto in modalità telematica. Eravamo a casa mia, è stato un momento bellissimo perché pensi a tutto quello che hai passato nei tre anni di studi: difficoltà, gioie, anche perché non è sempre andato tutto liscio. Ma alla fine sono molto soddisfatto, si è chiuso un percorso importante”. Presto, però, sarà già tempo di inaugurarne un altro: “Sì, non voglio fermarmi e continuerò con la Magistrale: mi sono già iscritto ad Ingegneria chimica dei processi industriali, all’università di Padova“.

Carlo Faedo festeggia la laurea in compagnia di mamma, papà e fratello minore

Faedo, dall’Eccellenza alla C senza mai perdere di vista lo studio

Per me non è stato assolutamente un problema conciliare le due cose: il calcio è una passione e non mi pesa affatto allenarmi o andare in giro per l’Italia per giocare. Certamente è impegnativo, il tempo a disposizione non è tantissimo. Ma senza sacrifici non si va da nessuna parte, sono contento di averne fatti tanti e che sia andato tutto nel migliore dei modi. Guardando indietro, posso dire di essere felicissimo delle scelte fatte. Sono andato avanti sempre abbastanza spedito, provando a fare del mio meglio”. E, fidatevi, c’è da credergli.

Basta spulciare la sua storia per capire che Carlo è uno di quei ragazzi che non si arrende mai: “Giuro che io pensavo mi prendessero in giro quando mi è stato detto della possibilità di andare alla Virtus Verona. Sono stato felicissimo, si tratta di un’opportunità che è maturata sul finire dello scorso campionato. E’ successo tutto velocemente, non me l’aspettavo assolutamente. Sono stato un mese in prova, poi è arrivata la conferma ufficiale da parte della società”.

Faedo la Virtus Verona avanti insieme, allora. Scelta definita come “una grandissima opportunità per me, in un palcoscenico importantissimo. Spero di riuscire a ripagare la fiducia di tutta la società. Inoltre, ai giovani come me che hanno voglia di mettersi in gioco, dico che mai nulla è compromesso. Bisogna tener duro, lavorare, mettersi in mostra sempre e spingere al massimo. Se non ti accontenti mai, se alzi sempre l’asticella e ti diverti, prima o poi raggiungi tutto. Certo, c’è chi magari è precoce e arriva prima in determinati contesti e chi magari ha bisogno di maggior tempo. Ma col duro lavoro arriva tutto. Come è capitato a me può capitare a tutti”. Fidatevi del dottor Faedo.