FeralpiSalò, destinazione… Serie B. Idee, tempo e progettualità: le coordinate di un sogno

La prima volta in Serie B, sfumature di un'impresa

feralpisalò
9 Aprile 2023

Redazione - Autore

Questa è la storia di un paese di 10mila abitanti diventato grande. È la storia di un club nato nel 2009 e che, dopo 14 anni, è arrivato in Serie B. Una favola costruita sulle rive del Lago di Garda chiamata FeralpiSalò. Le favole, però, non sono fatte di semplici narrazioni e finali felici. Per essere realizzate devono avere alla base idee da coltivare e obiettivi da raggiungere. Perché i sogni senza progettazione e lavoro rimangono, appunto, solo sogni. Mere aspirazioni senza prospettiva. Di scorciatoie per le grandi cose non ce ne sono. Impegno, visione e tempo sono, invece, le strade. Le strade intraprese dalla Feralpi, immagine pura e sana di un percorso vincente. Essere e vivere la FeralpiSalò significa questo. Gradualità e progettualità. Ambizione, maturità e consapevolezza. E ora la Serie B. Istantanea di un arrivo e di una nuova partenza. Un altro speciale passo di un cammino. Idee e tempo, il cammino della FeralpiSalò. La prima volta in Serie B. La promozione è realtà. 8 aprile 2023, una data nella storia.

FeralpiSalò promozione serie b

Credit: FeralpiSalò

Etica e calcio, la bellezza delle prime volte

Diverse da tutto le prime volte. Uniche in ogni loro sfumatura. Le immagini, le aspetti, le raggiungi. Non sai dar loro contorni precisi. Non le associ emozioni conosciute. Un qualcosa che nasconde il valore dell’attesa, il fascino e il mistero del nuovo, la fatica di un viaggio. Gli occhi si chiudono e la mente torna a quel 2009. La creatura del presidente Pasini prende vita. Nasce la FeralpiSalò. Le coordinate chiare fin da subito. Nei valori, negli obiettivi, nelle prospettive. Un club diverso, per caratteristiche, solidità, ideali. Calcio e non solo, questo è stato ed è la FeralpiSalò nel suo essere… FeralpiSalò.

Nata dalla fusione tra l’ A.C. Feralpi Lonato con l’ A.C. Salò, si è fondata su due cardini: giovani e territorio, fili conduttori del progetto sportivo, sociale e valoriale. Una realtà che si è (di)mostrata, appunto, diversa. Principi etici come pilastri su cui si è disegnata e radicata l’identità della società. Identità da non tradire, bensì da porre come stella polare di un percorso. Dal progetto “Senza di me che gioco è?”, dedicato a bambini e ragazzi con disabilità, alle scuole e il calcio femminile, passando per Leo, il cane adottato: la Feralpi è la Feralpi anche per tutto questo. Identità e valori. Sport ed etica. Perché il calcio non è mai “solo” calcio. Unicum.

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Credit: Feralpisalò

Coordinate di un sogno

Torniamo lì, alle idee e al tempo. Le prime, motore essenziale e origine autentica di un percorso. Il secondo, testimone fedele del cammino. Insieme, coordinate del mondo FeralpiSalò. Perché un successo, per essere raggiunto, va pensato, studiato, costruito e concretizzato. E il tempo ne diventa elemento fondamentale. È l’arte della sapiente attesa. Un’attesa non vuota, ma necessaria e da riempire di materia. Un passo alla volta, graduale. Perché progettare implica calma e consapevolezza, in luogo di eclatanti proclami e fagocitate imprese. I successi nati sui binari dell’improvvisazione sono spesso velleitari, istantanei e estemporanei. La gradualità, unita alla serietà e all’ambizione, è la matrice di un universo solido ed equilibrato e, con lui, delle sue conquiste. Con i suoi investimenti, e nella squadra e nelle strutture, nel suo profilo educato ed elegante, nella sua progettualità e continuità, la FeralpiSalò ne è l’esempio. Esempio di come le idee e la serietà siano alternative possibili e valide al posto della fugace apparenza. Essere, prima di tutto. Un percorso che, in diversi aspetti, si inscrive nel tracciato iniziato con il Sudtirol lo scorso anno. Club con origini, valori e radici simili. Progettazione e strutture, le promozioni del girone A.

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Credit: Feralpisalò

Destinazione… Serie B

La solidità di un presidente come Pasini e del suo Feralpi Group. Esperienza e innovazione uniti nella figura di un giovane direttore sportivo. E, infine, una squadra che, di questa realtà, ne è stata la migliore rappresentazione. A partire dalla continuità con il progetto tecnico dello scorso anno. Una continuità segnata dalla guida in panchina, Stefano Vecchi, e dal gruppo, capace di combinare la struttura della passata stagione con i nuovi e mirati innesti. Variabili espresse in campo. La maturità nella gestione dei diversi momenti del campionato, la consapevolezza della propria forza, l’umiltà nel non cedere alla presunzione, l’equilibrio tattico e mentale: la FeralpiSalò è diventata grande. Un nuovo step in un percorso, appunto, di crescita. La solidità, di cui il numero dei gol subiti è la miglior espressione, come base di un gioco corale e armonioso. Il sinistro di Siligardi e l’esperienza di Guerra, il perfetto completarsi dei centrocampisti, la giovane spregiudicatezza di Pizzignacco e la forza difensiva. Pragmatica e bella, concreta e incisiva. La squadra.

La forza delle idee, il significato del tempo. Ora, però, spazio ai sogni. Sogni diventati realtà. Il viaggio della Feralpi continua. Lo sguardo all’orizzonte tra le onde del Garda. Destinazione… Serie B.

A cura di Nicolò Franceschin