5 Maggio 2022

Fermana, l’atmosfera in vista dei playout: i cori sotto l’hotel e il ritorno allo stadio delle leggende | FOTO e VIDEO 

La squadra gialloblù se la vedrà contro la Viterbese

Dalla fine della regular season tra le vie di Fermo rimbomba un solo grido: “Questo è il tempo di combattere”. Tifosi e giocatori sono pronti a farlo per salvare una stagione al di sotto delle aspettative. La Fermana ha terminato il campionato al penultimo posto con 35 punti, ai gialloblù serve una vittoria nella doppia sfida contro la Viterbese per rimanere in Serie C. Sabato 7 il primo atto contro i laziali al “Recchioni” e la Curva Duomo vuole sfruttare il fattore casa, a partire già da due giorni prima dell’andata. 

Fermana Striscioni

Infatti nella serata di giovedì, i tifosi si sono presentati sotto l’Hotel Astoria dove alloggiano gli uomini di Baldassarri. Cori e discorsi che sono continuati per un’ora con un centinaio di tifosi a cantare a squarciagola e la squadra scesa nell’atrio dell’hotel.

Tifosi Fermana

La piazza vuole mantenere la categoria e per farlo serve tutto il supporto possibile. In giro per la città sono stati affissati degli striscioni per richiamare tutti i sostenitori allo stadio. Storicamente quando la squadra è stata in difficoltà, il supporto della gente non è mai mancato a Fermo. Dopo il fallimento e la ripartenza nel 2006 dalla Prima Categoria, il professionismo è tornato solamente 11 anni dopo, ed ora i fermani non vogliono lasciarselo scappare. 

Fermana tifosi

Fermana, il ritorno di “Lupo” Di Matteo e Bonaldi

Sabato sera allo stadio torneranno anche due ex giocatori che sanno cosa significa portare il peso di una maglia come quella della Fermana: Alessandro Di Matteo (detto “Lupo”, a Fermo tra il 1995 e il 1998) e Antonio Bonaldi (uno dei migliori marcatori della storia della squadra). Entrambi ora vivono ad Avezzano, in Abruzzo, a quasi 200km di distanza. Eppure saranno allo stadio per tifare dagli spalti dopo aver fatto sognare una città intera quando erano in campo. L’esempio lampante di cosa è capace di lasciare un ambiente come quello di Fermo.

A cura di Filippo Rocchi