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Il Foggia ora vuole stupire, Cudini: “Siamo un gruppo che crede in ciò che fa”

Domani alle 20:45 il Foggia sarà di scena allo stadio “Viviani” di Potenza su campo neutro per la sfida contro il Sorrento. È la terza gara di fila in sette giorni per la squadra di Cudini che nel pomeriggio è tornato a parlare per la consueta conferenza stampa pre gara. Dopo il mercato di gennaio c’era bisogno di tempo e di conoscenza tra il gruppo, ciò che ha fatto scattare quel qualcosa in più è stata quella piccola striscia di risultati positivi – le parole del mister rossonero che ha analizzato il momento della squadra -. I ragazzi credono in ciò che fanno e questo sta facendo la differenza”.

Credits: Foggia/Antonellis

Foggia, Cudini: “Giocare ogni tre giorni non è facile”

Cudini, allenatore del Foggia, ha poi analizzato il prossimo avversario e la gara che aspetta i suoi ragazzi: L’abbiamo preparata in tre giorni, non è mai facile studiare un nuovo avversario in così poco tempo. Andiamo a giocare su un campo sintetico diverso dal nostro. Il Sorrento è una squadra di carattere, porta avanti principi chiari. L’importanza della partita è tanta, è molto difficile decifrare come potremo stare mentalmente ma la posta in palio è sicuramente alta, un’opportunità per continuare a far bene e perché no, forse per aprire qualche scenario diverso. Ciò che mi preme di più è recuperare le energie – ha detto – perché giocare ogni tre giorni non è facile, tre partite in una settimana non garantiscono sempre ritmi alti. Dobbiamo continuare il nostro percorso e forse stupirci di ciò che possiamo ancora fare”.

“Tengo tutti in considerazione, anche chi ha avuto meno spazio”

L’analisi dei singoli e i convocati. “Rizzo è in recupero ma dobbiamo aspettare la prossima settimana per riaverlo tra noi. Di Noia è una buona soluzione in difesa, in questo momento abbiamo un po’ di carenza in quel reparto, la sua duttilità ci può aiutare, per noi è un’alternativa in più. E poi – aggiunge Cudini – con le caratteristiche che ha ci aiuta in fase di impostazione, è un pregio che i centrocampisti hanno.
C’è una costante crescita del gruppo, chi ha giocato maggiormente ha avuto costanza, come Rolando, Silvestro, Ercolani. Mi preme tenere tutti in considerazione perché possono darci una mano, anche chi ha avuto meno spazio
“, ha chiarito l’allenatore. Poi ha concluso: “Dobbiamo cercare di lavorare di più di reparto, essere meno individualisti. Dobbiamo giocare per il compagno, non avere sempre la vista appannata. Millico ha un potenziale ancora inespresso in tante situazioni, ha grossi margini di miglioramento. Deve migliorare nella presunzione di fare gol”.

A cura di Roberta Miscioscia