Giudice sportivo, squalifica per Costa e 3000€ di ammenda per il Foggia

Le decisioni dopo Foggia-Lecco

14 Giugno 2023

Redazione - Autore

Il giorno dopo il match d’andata della finalissima dei playoff di Serie C 2022/2023 Foggia Lecco sono arrivate le decisioni del Giudice Sportivo. Tra queste, spicca l’ammenda di 3000 euro comminata ai rossoneri e la squalifica del foggiano Filippo Costa, resosi protagonista di insulti rivolti nei tunnel dello Zaccheria. Il Foggia, dunque, dovrà fare a meno del difensore per il ritorno.

Foggia Lecco, il Giudice Sportivo: “Lancio d’oggetti e invasioni di campo”

Tra le decisioni del Giudice Sportivo arrivate in merito a quanto accaduto prima, dopo e durante Foggia Lecco, c’è un’ammenda di 3000 euro. Questa è arrivata a seguito di lanci d’oggetti in campo provenienti da alcuni settori dello Zaccheria. Inoltre, c’è stata anche l’invasione di campo di due soggetti identificati successivamente. Nello specifico, il Giudice Sportivo rende noto di “monete, bottigliette da 1/2 litro di acqua con tappo e accendini” lanciati sul terreno di gioco. Un giocatore del Lecco, in particolare, è stato colpito alla spalla proprio da un accendino. Addirittura, un’asta di bandiera è stata lanciata anche in direzione del portiere del Lecco Melgrati. Per quanto riguarda i due invasori, questi hanno “scavalcato la recinzione dal Settore Curva Nord, e fatto accesso sul terreno di gioco, venendo prontamente fermate dagli Steward e dalle Forze dell’Ordine”.

Foggia Lecco, squalificato Costa: “Frasi oltraggiose nei confronti delle Istituzioni”

Oltre all’ammenda di 3000 euro, il Foggia dovrà anche fare a meno del difensore Filippo Costa per il match di ritorno contro il Lecco al “Rigamonti-Ceppi”. Questi è stato squalificato per un turno dal Giudice Sportivo per avere pronunciato frasi oltraggiose nei confronti delle Istituzioni Calcistiche e della categoria arbitrale” dopo il fischio finale del match nel tunnel dello Zaccheria che conduce negli spogliatoi. Un comportamento che, si legge, è stato reiterato lungo tutto il percorso, a cui ha fatto da contorno anche nella “un’espressione blasfema”