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La Primavera, San Siro, Pioli e la Lucchese: la storia di Marco Frigerio

Il mercato della C è entrato nel vivo. Le squadre sono alla ricerca di rinforzi ed ogni giorno nascono nuove idee che coinvolgono i giovani. Tra questi c’è anche Marco Frigerio, che interessa a Virtus Francavilla, Foggia e Siena. La corsa per aggiudicarselo, dunque, è appena iniziata e non sono escluse sorprese. L’unica certezza per il centrocampista centrale è rappresentata dal rientro al Milan, dopo il prestito alla Lucchese. In quella città dove è iniziata la sua storia.

Credit: Martina Cutrona

Frigerio, l’esperienza al Milan

Marco Romano Frogerio ha iniziato a giocare a calcio nella Vis Nova Giussano. La prima tappa è molto importante per la sua carriera. In un torneo a Bormio riservato ai 2000, infatti, mette in mostra tutte le proprie qualità e attira l’attenzione di tre grandi club. Sulle sue tracce ci sono Milan, Inter e Atalanta. La decisione non è facile, ma è dettata dal cuore. Lui è un grande tifoso rossonero e accetta la proposta di Angelo Carbone, che era il responsabile della scuola calcio. Un sogno diventato realtà.

Quello di giocare con i rossoneri ed è arrivato molto presto, all’età di 10 anni. In un’intervista, infatti, Frigerio ha raccontato: “Varcare il cancello di Milanello è un sogno”. Da quel giorno, dunque, inizia il suo lungo percorso, in cui riesce a scalare le gerarchie fino a vestire la maglia dell’Under 17 e della Primavera. Qui conquista un ruolo da protagonista. Il bilancio complessivo, infatti, è di 69 presenze, 4 gol e 6 assist. Le soddisfazioni, però, non sono finite, perché in alcune partite indossa anche la fascia da capitano. Pioli lo convoca per alcune partite con la prima squadra.

Credit: Martina Cutrona

Frigerio, la Juventus di Ronaldo e la Lucchese

Tra queste c’è quella della sfida a San Siro contro la Juventus di Pirlo e Ronaldo. L’esordio non è arrivato, ma l’esperienza è stata positiva. In quel periodo Frigerio si è allenato con alcuni giocatori come Donnarumma, Ibrahimovic e Theo Hernandez. Una cosa importante, che permette a un giovane di crescere e migliorare. Il Milan, dunque, è una seconda famiglia per lui. Una volta finito il percorso nelle giovanili, bisogna fare il primo salto tra i grandi. L’occasione gliela concede la Lucchese in Serie C.

L’esordio arriva nella sfida in trasferta contro l’Imolese, vinta 1-0 dai toscani. Lui fu protagonista con un assist per Semprini.  Quello fu l’inizio di una stagione positiva, in cui ha conquistato la fiducia di Guido Pagliuca, che ha puntato su di lui. Il rendimento è stato costante visto che ha giocato 34 partite in tutte le competizioni. Alla fine, però, è rientrato a Milano e ora attende di conoscere il proprio futuro. L’obiettivo è quello di scrivere nuovi capitoli della sua carriera.

Redazione

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