Ghirelli e la riforma del campionato: “Ecco cosa aspettarci dall’assemblea straordinaria”
![ghirelli lega pro](https://www.lacasadic.com/wp-content/uploads/2022/12/ghirelli-lega-pro-1-1250x812.jpeg)
Il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, è tornato a parlare della riforma. Il cambio di format del campionato è al centro dell’attualità di Serie C e si avvicina la data dell’assemblea straordinaria. Il 15 dicembre, infatti, tutti i presidenti saranno chiamati ad esprimersi sul tema.
Un argomento che lo stesso Ghirelli ha allargato anche alle Leghe di A e B, sollecitando i rispettivi presidenti e chiedendo un incontro per discutere insieme di una riforma anche ben più ampia.
![ghirelli lega pro](https://www.lacasadic.com/wp-content/uploads/2022/12/ghirelli-lega-pro-2-770x580.jpeg)
Ma tornando alla Lega Pro, ai nostri microfoni Ghirellli ha fatto un punto su quanto sta per accadere: “La palla ora è ai presidenti. Il ‘problema’ è il loro. Io dovevo fare questa proposta per due motivi – ha spiegato a lacasadic a margine dell’evento “Ethical Sport Management” -. Il primo è la sostenibilità economica dei club, portando più incassi, più sponsor e più diritti televisivi. In sostanza più pubblico.
In secondo luogo, per dare una prospettiva al calcio. Provare a riagganciare attraverso le emozioni i giovani della Generazione Z e i millennials che non vengono allo stadio. Questo è l’obiettivo davanti a noi. Cosa dobbiamo aspettarci dall’assemblea straordinaria del 15 dicembre? Il tempo non è una variabile indipendente. Quindi, che i presidenti si ricordino dei nonni e dei padri che decisero di intraprendere un’impresa, un’azienda, quando erano in grande difficoltà ed ebbero l’intuito di costruirla. Lo facciano anche per il calcio”.
![pallone lega pro](https://www.lacasadic.com/wp-content/uploads/2022/07/IG_1B-1536x864-1-1250x703.png)
Una tematica importante e delicata che Ghirelli ha affrontato anche così, al Corriere dello Sport: “Dicono che sono agitato. Sono contento di esserlo perché significa che qualcun altro è fermo. Il calcio deve cambiare, se penso soprattutto alla vicenda della Juve e dell’Aia”.