Il Giugliano a vele spiegate verso i playoff: vietato porsi limiti

Otto punti di vantaggio sull'undicesimo posto a quattro giornate dalla fine del campionato: i campani sono a un passo da staccare il pass per gli spareggi promozione e puntano a un ruolo da outsider

4 Aprile 2024

Marco Festa - Autore

Non chiamatela favola. Il Giugliano veleggia verso la sua prima qualificazione ai playoff di Serie C. Un altro passo in avanti dopo la salvezza tranquilla conquistata nella scorsa stagione, la prima in terza serie. Dal piazzamento a ridosso della zona spareggi promozione agli otto punti di vantaggio sull’undicesimo posto a quattro giornate dalla fine del girone C. Una crescita costante frutto di una programmazione a lungo termine che ha creato i presupposti per un cammino virtuoso: i risultati sportivi viaggiano di pari passo con un esempio di sostenibilità dell’azienda calcio rappresentata dal Giugliano della famiglia Mazzamauro.

Foto: Giugliano Calcio

Il gioiello della famiglia Mazzamauro

Proprio la famiglia Mazzamauro si appresta a essere gratificata con il raggiungimento di un traguardo storico per la città di Giugliano. Una proprietà solida, che non ha mai fatto mancare i propri investimenti anche quando le difficoltà da superare, per causa di forza maggiore, si sono manifestate in concomitanza con il salto in Lega Pro. Per un campionato intero, quello 2022/2023, i gialloblù hanno giocato sempre in trasferta. Ospite fisso del Partenio-Lombardi di Avellino per le gare casalinghe in attesa del completamento dei lavori allo stadio De Cristofaro.

Encomiabili anche i tifosi gialloblù, che ora vogliono sognare ad occhi ben aperti. Il numero crescente di spettatori sugli spalti del De Cristofaro, è il termometro di un entusiasmo che sale e che è destinato a lievitare ulteriormente. Al fianco di De Rosa e compagni ci sarà un’intera città, ma prima c’è da chiudere l’annata piazzandosi nella migliore posizione possibile. Il quarto posto dista solo tre punti.

Ph: Agenzia Press Gino Conte – Giugliano Calcio 1928

Amodio, gestione sostenibile e virtuosa

Antonio Amodio, figlio di un altro grande ex difensore, Roberto Amodio, con un passato in Serie A con l’Avellino e trascorsi nel Napoli, è l’artefice della costruzione di una rosa plasmata alla perfezione, o quasi. Esperienza e giovani di prospettiva, innestati grazie agli ottimi rapporti con club di Serie A, sono bilanciati alla perfezione secondo un preciso e coerente modus operandi. Una linea guida ben precisa e definita. Non per caso il primo marcatore è Francesco Salvemini, ventisettenne ex Ternana, Monopoli e Potenza, a quota 10 gol e il secondo è Flavio Ciuferri: ala destra classe 2004, una vera e propria intuizione del diesse, pescato nel vivaio della Roma nel gennaio 2023, che ha realizzato 6 reti e impressionato gli addetti ai lavori per la sua personalità e le sue qualità tecniche.

Ma il Giugliano non può ridursi ai due miglior marcatori. Il veterano Giorgione, strappato in estate all’Albinoleffe, L’affidabile Cargnelutti, la sorpresa Yabre, oltre che Oviszach, acquistato a titolo definitivo in estate e già venduto per la prossima stagione al Crotone, oggetto di plusvalenza. Un mercato di gennaio che ha reso una squadra già strutturata, ancora più solida. Gli innesti di Cargnelutti, Valdesi, Romano, Maselli, Balde e Diop, sono valsi il definitivo salto di qualità.

Minutaggio e vittorie, valorizzazione del parco giocatori e un finale di stagione tutto ancora da scrivere.

Foto: Giugliano Calcio

Bertotto e il Giugliano, l’uomo giusto al posto giusto: il matrimonio perfetto

Valerio Bertotto è il direttore d’orchestra che sta firmando una vera impresa sportiva e tecnica. Il riscatto sociale di una città intera. Subentrato a Raffaele Di Napoli dopo sei giornate in cui il Giugliano aveva raccolto solo cinque punti, l’ex capitano dell’Udinese viaggia a ritmi vertiginosi con i suoi ragazzi e senza freni. Ventotto partite di cui quattordici vittorie. Media di 1,68 punti a partita. Vittorie storiche come quelle di Crotone e Catania, e una squadra che dimostra avere un’idea e un’identità ben precisa. Un girone di ritorno, al momento, davvero impressionante.

Fare la partita sempre è l’imperativo dell’ex difensore, che ama un calcio votato all’attacco senza perdere mai di vista l’equilibrio: il Giugliano va giocarsela a viso aperto, sempre, contro chiunque. L’ambizione sempre dimostrata sempre dal suo arrivo, nelle ultime settimane sta prendendo definitivamente forma. Una squadra ereditata e plasmata in corsa secondo i principi del suo allenatore. Occhio al Giugliano, che con grande fiducia e serenità prosegue nel suo meraviglioso cammino.