200 panchine in Lega Pro per Torrente: dalla marcatura su Maradona all’impresa con il Gubbio 

In Gubbio-Imolese l'allenatore festeggerà il traguardo

torrente gubbio
15 Marzo 2022

Redazione - Autore

Gubbio-Imolese non sarà una partita come le altre per Vincenzo Torrente. Infatti l’allenatore eugubino festeggerà le 200 panchine in Lega Pro considerando solo la regular season. Presenze racimolate con Gubbio, Cremonese e Sicula Leonzio. Novantanove pareggi in campionati “pro” per l’allenatore, di cui 37 in Serie B e 62 in C. 

Sono passati quasi quindici anni dalla sua prima panchina nella terza serie: il 23 agosto 2009 in Itala San Marco-Gubbio. Da lì partì la favola del Gubbio con la doppia promozione in due stagioni, dalla Lega Pro Seconda Divisione alla Serie B per la prima volta nella storia del club. Tra Bari, Salernitana e Cremonese, ritrova la squadra rossoblù nel 2019: subentrato ad ottobre, Torrente non ha dimenticato come guidare gli eugubini. Due stagioni tranquille ed ora, con la squadra al settimo posto, il sogno playoff è sempre più vicino, proprio come nella stagione 2009/2010. “Continuerò a credere nel mio sogno di allenare in Serie A”: si era espresso così in un’intervista a GianlucaDiMarzio.com. Ed i tifosi del Gubbio possono ben sperare. 

Prima del Gubbio: Maradona, Bergkamp e McManaman, tutti bloccati da Torrente

Lui che di A se ne intende, almeno da giocatore: a Genova, sempre sponda rossoblù, è una bandiera. 455 presenze in totale tra il 1985 e il 2000, dalla Serie B alla Coppa Uefa. Il giorno del suo primo gol in Serie A gioca in difesa al fianco di Collovati contro il Cesena di Lippi e Sebastiano Rossi. Lo stesso Torrente a cui due settimane prima era stata affidata la marcatura di un certo Diego Armando Maradona (e il Pibe de Oro segnò solo su rigore). Soddisfazioni anche in Europa dove eliminò ai quarti di Coppa Uefa il Liverpool di Steve McManaman. Sfiorò anche la finale tutta italiana contro il Torino di Cravero. Ma l’Ajax, con i vari Blind, De Boer e Bergkamp (con Van Gaal in panchina), li eliminò sul più bello. La stessa finale che poi fu il teatro di una delle proteste più iconiche del calcio con la sedia sollevata da Mondonico.