Il Lecco di Di Paola parla croato: l’ascesa di Celjak e Petrovic

Da Zagabria fino a Lecco: come i croati si sono presi la squadra

16 Dicembre 2021

Redazione - Autore

Croazia: terra di fuži, bellezze naturali e tanto tanto calcio. La tradizione sportiva nel paese balcanico è radicata, e lo sanno bene Vedran Celjak e Tomi Petrovic, terzino e punta del Lecco. I due croati, il primo di Zabok, l’altro di Zagabria (anche se nato a Tolosa), si sono ritrovati in Lombardia e nelle ultime uscite hanno aiutato la squadra ad interrompere un digiuno di vittorie che durava da quasi due mesi. 

Sulle cinque reti messe a segno dai lombardi nelle ultime due partite, ben tre portano la firma di Celjak e Petrovic. La Croazia domina a Lecco, anche se le storie dei due, calcistiche e di vita, sono ben diverse. 

Celjak-Petrovic, da Zagabria fino a Lecco

Vedran Celjak è nato e cresciuto nella zona Ovest della Croazia. Nel 1991, anno della sua nascita, la guerra d’indipendenza croata era appena scoppiata. Come ci ha rivelato in una recente intervista, fortunatamente non ha ricordi troppo traumatici di quel periodo, ma le ferite ci sono ancora. “Siamo un popolo che ha sofferto molto nella storia. Purtroppo, siamo riusciti a raggiungere l’indipendenza solo con lo scontro militare”. Queste le sue parole riguardo l’argomento.  

A 16 anni entra nel settore giovanile dell’NK Zagabria, l’”altra” squadra della capitale croata. Club con il quale farà tutta la trafila fino alla prima squadra. La Sampdoria scommette su di lui, per poi fargli girare l’Italia in prestito. Il punto più alto in assoluto lo tocca con la maglia dell’Alessandria nella semifinale di Coppa Italia contro il Milan a San Siro. Poi Sambenedettese, Avellino e infine Lecco, dove sta trovando un certo feeling con il gol. Due quelli messi a segno consecutivamente nelle ultime due partite. 

Alla ricerca della terza vittoria consecutiva con un Petrovic in più

Gli 8 anni di differenza con Petrovic contestualmente si sentono. Quando il classe ’99 nasce, la guerra è finita ed è anche lontano geograficamente: la sua famiglia infatti si era spostata in Francia (salvo tornare nel suo Paese d’origine nel giro di qualche anno). Gira diversi settori giovanili fin da quando aveva 8 anni, ma sicuramente l’esperienza più formante è stata quella con la gloriosa Dinamo Zagabria. Purtroppo non avrà la sua chance in prima squadra e tenta la fortuna in Austria. 

Terreno fertile per farsi notare dalla Virtus Entella che lo fa diventare un vero punto fermo della formazione Primavera. Anche lui viene poi mandato in prestito tra Pro Vercelli, Lucchese e Lecco. Con i blucelesti ci ha messo un po’ ad ingranare, ma finalmente è arrivata la prima rete contro il Seregno nell’ultima giornata. E con il gol è tornata la titolarità e la fiducia da parte di De Paola che ha sempre creduto in lui. 

Ora Celjak e Petrovic, grandi amici anche fuori dal campo, dovranno nuovamente unire le forze per il Lecco in vista della prossima partita contro la Pro Sesto. L’obiettivo è quello della terza vittoria consecutiva, fondamentale per consolidare il piazzamento in zona playoff. Intanto la squadra si gode la propria super forza croata. 

A cura di Filippo Rocchi