Marco Alessandrini, un amante delle sfide per la salvezza della Pistoiese

L'allenatore scelto dalla nuova proprietà per mantenere la categoria

4 Marzo 2022

Filippo De Gradi - Autore

La facilità nel vincere anche le sfide più difficili. Le più complicate, soprattutto. La frase che riassume perfettamente Marco Alessandrini. Una carriera al contrario. Un amante del rischio a cui vincere facile non è mai piaciuto. La parola “impossibile” nel suo vocabolario non è contemplata. Le difficoltà lo stimolano e lo esaltano. E ad una chiamata a cui molti nemmeno avrebbero risposto, lui ha addirittura accettato. La prossima sfida, da vincere, è quella con la Pistoiese.

Le due fasi della carriera di Alessandrini

La sua carriera da allenatore inizia dal basso. Prima l’Eccellenza e poi il settore giovanile del Fano, in cui aumenta il proprio bagaglio di conoscenze. Un periodo di apprendistato nella società marchigiana che lo porta fino alla prima squadra. Un passato completamente opposto al presente. Una vita al contrario, appunto. L’inizio di carriera è all’insegna delle promozioni. Due consecutive con Vis Pesaro e Fermana. Prosegue tra C1 e C2 fino ad arrivare a Gubbio, dove ha la possibilità di fare da vice ad un grande allenatore come Gigi Simoni.

Tanti insegnamenti e l’occasione di subentrargli, ma la sua avventura da primo allenatore dura solo due partite. Ed ecco che inizia la sua seconda fase. Un nuovo inizia esattamente come il primo. Riparte dall’Eccellenza ma questa volta l’obbiettivo è un altro, ovvero la salvezza. Raggiunto, ovviamente. Dopo diverse stagioni in Serie D, torna a Fano per la terza volta. La chiamata della sua città d’adozione lo mette di fronte ad una sfida impossibile. Per tutti, ma non per lui. Prende una squadra ultima in classifica e la conduce alla salvezza. 

La Pistoiese è la sua nuova sfida

A Pistoia l’avvento della nuova proprietà ha dato una speranza per il futuro, ma prima bisogna inevitabilmente bisogna fare i conti con il presente. E quale uomo migliore se non Marco Alessandrini. Un uomo di calcio abituato alle sfide. E lui ovviamente ha accettato. Come in Eccellenza, come a Fano. Nelle difficoltà si esalta. Marco viene dal basso e sa perfettamente cosa vuol dire adattarsi. Ha ridato speranza, organizzazione e fiducia. Ha riportato il sorriso, ingrediente fondamentale nel gioco del calcio. E dopo le prime due partite, la squadra ha davvero cambiato marcia. La salvezza non è più un miraggio e nemmeno un sogno. Ora è un obbiettivo ampiamente raggiungibile. Il tutto reso possibile da un uomo abituate a vincere le sfide più difficili. Un vita, e una carriera, al contrario. Per riportare le cose nel verso giusto. 

A cura di Filippo De Gradi